sabato 20 settembre 2008

Sondaggi statali 19/9


Nuovi dati, e tutti molto positivi, arrivano dai sondaggi condotti negli Stati, che confermano la fine del bounce di McCain. SurveyUsa rileva una corsa chiusa in Iowa, Stato vinto nel 2004 da Bush per un nonnulla. 11 punti sono, a meno di 50 giorni dal voto, un muro quasi invalicabile, e probabilmente McCain a breve si ritirerà dallo Stato. L'aggressiva campagna di Obama sta portando i suoi frutti in Indiana: Arg e Rasmussen registrano una situazione di grande equilibrio. L'Indiana è uno Stato sul quale la campagna di Obama conta molto, perchè i suoi 11 EVs potrebbero costruire un percorso alternativo verso quota 270 EVs che faccia a meno dei classici Swing States come Florida o Ohio. Negli ultimi anni i Dems hanno compiuto notevoli progressi in questo Stato, che ha una spiccata tendenza conservatrice. Nel 2006 i Dems hanno vinto più distretti della Camera rispetto al Gop, e le primarie del 2008 hanno registrato una partecipazione incredibile. Se Kerry aveva ottenuto circa 950 mila voti alle presidenziali, alle primarie aperte democratiche votarono oltre 1 milione e 200 mila persone(Bush ottenne poco meno di 1 milione e mezzo di voti). Rasmussen e Arg rilevano una base democratica compatta, e una situazione abbastanza equilibrata tra gli indipendenti. Obama si conferma dunque estremamente competitivo nella regione del Midwest, come confermato dai sondaggi di Marist. L'istituto newyorchese non gode di grande fama e utilizza un campione abbastanza piccolo, quindi i suoi dati vanno presi con le pinze anche se la tendenza favorevole al candidato democratico è ulteriormente confermata. L'unico dato preoccupante per la campagna di Obama è il sondaggio di Rasmussen sul Maine. Lo Stato non è progressista come il vicino Vermont, e un vantaggio così risicato potrebbe costare 1 EV ad Obama. Il Maine assegna due EV sul risultato dei suoi congressi distrettuali. Tendenzialmente il voto è omogeneo, ma un margine risicato potrebbe anche significare un diverso vincitore tra i due collegi. Altri Stati confermano le tendenze politiche degli ultimi anni. Kentucky e Oklahoma potrebbero votare un democratico solo se conservatore, mentre Washington fa parte del West progressista. North Dakota e North Carolina, due obiettivi a sorpresa della strategia di Obama, sembrano lentamente uscire dagli Stati che si possono strappare dalla colonna repubblicana del 2004.

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