lunedì 29 settembre 2008

Il collasso della presidenza Bush

Il mastodontico piano di bailout non ha ottenuto la maggioranza alla House. Il progetto da 700 miliardi di dollari è stato bocciato 228 a 205. La maggioranza democratica ha retto parzialmente, e 140 voti favorevoli sono arrivati dalle fila dei Dems, mentre 95, per lo più membri della sinistra del partito, si sono proclamati contrari. I repubblicani hanno però trovato il piano troppo statalista per poterlo accettare, e solo 65 rappresentanti del Gop hanno votato sì, contro i 133contrari. I due candidati alla presidenza, McCain e Obama, avevano appoggiato il progetto dell'Amministrazione Bush, benchè molti distinguo erano stato pronunciati.Nel corso del weekend Rasmussen aveva rilevato un significativo mutamento d'opinione tra gli americani: mentre venerdì c'era una forte maggioranza contrapposta al progetto di bailout, ora c'è una flebile maggioranza di favorevoli.

La dichiarazione del rappresentante repubblicano Jeb Hensarling (Texas) dice tutto del travaglio attualmente in corso nel Gop.

In my heart and in my mind, I believe that this plan is fraught with unintended consequences, would force generations of taxpayers to pick up the tab for Wall Street losses and could permanently and fundamentally change the role of government in the American free enterprise system. Once the government socializes losses, it will soon socialize profits. If we lose our ability to fail, we will soon lose our ability to succeed. If we bail out risky behavior, we will soon see even riskier behavior

Le sofferenze ideologiche della fazione antigovernment, dominatrice del partito repubblicano negli ultimi 30 anni sono state sintetizzate dal californiano Darrell Issa, che si è definito “resolute” in his opposition to the measure because it would betray party principles and amount to “a coffin on top of Ronald Reagan’s coffin.”

Dopo i fallimenti della presidenza Carter, invero più moderata in economia di quanto la si ricordi, il progressismo statalista andò in soffitta negli Usa. Ora i seguaci di questa idea si sono alleati oggi alla Camera dei Rappresentanti con un nutrito gruppo di Rappresentanti repubblicani avversi in ogni caso ed ad ogni costo all'intervento pubblico. Prossimo gruppo in via di estinzione elettorale?

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