Da oggi si aggiunge un nuovo Presidential tracking, eseguito dall'istituto Diageo/Hotline. Il sample è più piccolo rispetto a quelli di Rasmussen e Gallup, ma sempre più efficace, quantomeno se analizzato per trend settimanali
Gallup: Obama 48, McCain 44
Rasmussen: Obama 48, McCain 46
Diageo/Hotline: Obama 46, McCain 40
Il bounce di Obama sembra entrare nella fase calante, e il candidato democratico si allontana dalla quota magica del 50%, tanto agognata da Bill Clinton e mai raggiunta. Cresce McCain, che probabilmente raggiungerà il picco nel weekend - sorpasso?- per poi scendere nella settimana successiva. Da quel momento, i sondaggi torneranno veritieri, o quantomeno più credibili.
Due sondaggi nazionali sono altresì usciti ieri. CBS registra ora un pareggio, dopo aver rilevato nel post Convention di Denver un vantaggio di Obama di ben 8 punti. Democracy Corps, l'istituto clintoniano fondato da Greenberg - il fu guru di Rutelli nel 2001- e da James Carville vede invece Obama con 5 punti di sul suo avversario, un margine di vantaggio identico a quello rilevato tra Democratici e Gop. Il gap si allunga a 6 punti nei 18 Battleground States sondati, un dato sicuramente confortante per il team Obama.
CBS: Obama 42, McCain 42 (Rispetto al +8 di Obama di pochi giorni fa, si nota una base democratica meno compatta, un calo di Obama tra gli indipendenti, e soprattutto un margine di vantaggio di McCain di 7 punti tra le donne bianche, il gruppo demografico più sensibile al bounce nel campione di CBS. Tra i maschi bianchi invece si riscontra il medesimo risultato, molto favorevole a McCain)
DemCorps: Obama 49, McCain 44
Sondaggi negli Stati
North Carolina - DemCorps: Obama 44, McCain 47, Barr 4
North Dakota - DFM Research: Obama 43, McCain 40
Alaska - American Viewpoint: Obama 33, McCain 57
Alaska - Ivan Moore Research: Obama 35, McCain 54
Indiana - Howey Gauge: Obama 42, McCain 45
Iowa - CNN: Obama 55, McCain 40
Minnesota - CNN: Obama 53, McCain 41
Ohio: Obama 47, McCain 45
Dalle nuove indagini un dato emerge chiaramente: con la nomina della Palin l'Alaska scompare dal mirino del Team Obama, confortato negli ultimi mesi da indagini particolarmente positivie per uno Stato tradizionalmente repubblicano. In North Carolina, l'unico sondaggio effettuato prima dell'inizio della fase congressuale dei due major parties, la situazione rimane stabile ormai da mesi. Obama è vicino, ma il dato particolarmente alto di Bob Barr rimarca la difficoltà del candidato democratico a recuperare l'elettorato deluso da Bush. A breve a Chicago dovranno decidere se vale la pena continuare ad investire in questo Stato. I dati della CNN sui 3 Stati del Midwest sono a particolare rischio bounce, anche se difficilmente McCain avrà una concreta chance tra i prati di Minnesota e Iowa. Il populismo spira forte quest'anno nel Midwest, anche se l'Ohio rappresenta una montagna impervia per il metropolitano Obama. Con un +15 nell'Iowa, essere a soli +2 tra Cleveland e Cincinnati indica una certa difficoltà di sfondamento nello Stato che decretò la vittoria di Bush. Due dati a rischio bounce sono quelli su Indiana e North Dakota, dove Obama è addirittura in testa, anche se in un sondaggio commissionato da un sindacato che appoggia i Democratici. I due Stati sono tradizionalmente vinti con margini confortevoli dal Gop alle presidenziali, benchè il North Dakota abbia una rappresentanza interamente democratica al Congresso, e in Indiana i Dems hanno trionfato alle scorse midterm.
venerdì 5 settembre 2008
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