venerdì 8 ottobre 2010

55%: la catena per l'efficienza energetica

Firma anche tu per prolungare le detrazioni del 55% per i lavori di efficienza energetica

Cosa sono le detrazioni del 55%? La Finanziaria del 2007 ha introdotto la possibilità di beneficiare di detrazioni d’imposta per chi realizza interventi volti a migliorare l’efficienza energetica della propria residenza. In particolare si può chiedere la restituzione in cinque anni del 55% della spesa sostenuta per riduzione delle dispersioni termiche degli edifici, installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda, installazione di caldaie a condensazione e costruzione di nuovi edifici ad altissima efficienza energetica. Perchè sono importanti per l’ambiente? Perchè ridurre il consumo di energia è il primo passo per ridurre le emissioni di CO2, prima ancora dell’incentivo alle fonti rinnovabili.

Perchè sono importanti per l’economia? Perchè hanno permesso di dare impulso ad un settore per la maggior parte composto da piccoli artigiani, favorendo anche l’emersione del nero che spesso è collegato ai lavori di ristrutturazione ed edilizia. Il mancato introito da parte dello stato dovuto alle detrazioni è ampiamente ripagato dal fatto che molti lavori non sarebbero stati realizzati o non sarebbero stati fatturati.

Quando scadono? Allo stato attuale si può usufruire delle detrazioni solo fino al 31 dicembre 2010. Per prolungarle, e magari farle diventare strutturali è partita una mobilitazione su vari fronti, industriali, associazioni di categoria e anche blogger.

Firmare adesso! Sul sito lettera aperta al neo ministro per lo sviluppo economico in cui si chiede, alla luce dei risultati fin qui raggiunti dalle detrazioni, di prolungarle al più presto. Primi firmatari sono Giuseppe Civati,Roberto Codazzi, Eugenio Comincini, Leonardo Fiorentini, Marco Lamperti, Letizia Palmisano, Marcello Saponaro.

Incatena il tuo blog Sul sito si può firmare, se hai un blog ti chiediamo di rilanciare l’iniziativa, copiando questo post e linkando quanti l’hanno già fatto, e di segnalarlo qui sotto nei commenti. Se vuoi puoi anche inserire i nostri banner, e magari inviare a infoATcinquantacinquepercento.it le tue idee e magari le tue esperienze riguardo al miglioramento dell’efficienza energetica di casa tua.

lunedì 27 settembre 2010

La Lega sporca casa sua

In giro per la provincia di Varese gli scempi della Lega sono infiniti. I padroni a casa loro non hanno alcun rispetto di noi inquilini.

Grazie al mio amico Devis per la collaborazione

mercoledì 25 agosto 2010

Il trasferimento dell'anno

Nate Silver è finalmente sbarcato sul New York Times. Un po' come quando gli Hüsker Dü o i Sonic Youth passarono ad una major label.

martedì 17 agosto 2010

Il trasferimento dell'estate

Chris Bowers lascia OpenLeft e approda a Daily Kos. OpenLeft, blog fondato da Bowers nel 2007, continuerà anche senza di lui.

venerdì 13 agosto 2010

Differenza tra Obama e Bush

Qualche dato per chiarire come si è generata la perdurante crisi occupazionale degli Usa. Non assolve Obama e i democratici, ma fa capire perchè il Gop è ancora più impopolare di loro.

sabato 24 luglio 2010

Sul mio blog in attività ridotta


Questa foto appare per la seconda volta sul mio blog. E' la mia foto profilo di Facebook da quando sono andato a Berlin con Pippo e Marcello a vedere il comizio di Obama. Esattemente 2 anni fa. Il mio blog è nato per raccontare le dinamiche del consenso negli Stati Uniti, con più precisione e attenzione di quanto capiti sulla stampa italiana, e non solo, sempre ferma sui sondaggi del Washington Post, di Reuters/Zogby e talvolta di Gallup.Non è stato l'unico tema trattato su questa pagina web, ma che è sempre rimasto il principale, ed è quello che più mi interessa scrivere. Un blog figlio dell'entusiasmo del 2008, quando i Democratici trovarono uno dei loro successi più clamorosi. Il primo presidente eletto con più del 51% dai tempi di LBJ, o di FDR se si considera il primo mandato, quasi 60 seggi al Senato e una nettissima maggioranza alla Camera. Da allora molto è cambiato, e non nego che la forte riduzione dei miei post derivi anche dalla certa sconfitta alle midterm 2010. Un insuccesso inevitabile. In questi mesi ho comunque aumentato la mia attività su Giornalettismo e racconterò le elezioni di medio termine su Termometro Politico. Ringrazio le persone che quotidianamente passano ancora, ogni tanto qualche post lo pubblicherò ancora, sperando magari in un clima più positivo per i liberal e un po' più di tempo per descriverlo. A presto

mercoledì 14 luglio 2010

Il tonfo del comico

Le parole perfette sul tragico arrivo del più grande comico della (parte più scarsa) blogosfera italica al Sole 24 ore.

Ritornano i rossi-verdi

L'alleanza tra socialdemocratici ed ecologisti governerà il più importante Bundesland tedesco per i prossimi, non facili, 5 anni. Governo di minoranza, confortato da sondaggi e clima nazionale. Hannelore Kraft, il nuovo ministro presidente della NRW, diventa uno dei più importanti leader nazionali della Spd. E dopo Zapatero il suo è il secondo governo a guida socialista per popolazione in Europa.

mercoledì 30 giugno 2010

domenica 13 giugno 2010

Lieve ripresa socialdemocratica a ovest

Mentre all'Est i socialisti affondano, nell'Europa dell'Ovest si nota una piccola ripresa. La causa più probabile è il principio dell'alternanza, come al solito. Dopo la vittoria a metà in Nordreno-Westfalia e la buona tenuta laburista nei Paesi Bassi, grande successo socialista in Belgio. Primo partito del Paese e probabile primo ministro, anche se la situazione del Paese rimane molto caotica.

giovedì 27 maggio 2010

Falsi sondaggi, e accuse ridicole

Ci sono molti commenti inutili sul sondaggio dell'Espresso sul nuovo leader del PD. Accusare qualcuno di truccare i risultati è profondamente sbagliato, specie se ci sono così tanti dubbi tecnici su questi sondaggi online. L'Espresso non elimina gli Ip che votano più volte, che nascondono a volta anche utenti diversi provenienti dallo stesso provider. Provare in un ufficio. L'errore è considerare queste rilevazioni come serie, affidabili e perfino interessanti da scriverne per una settimana e più, con tanto di menzione perfino su Dagospia. Manca il metodo scientifico che è alla base della demoscopia, e se ci son dei dubbi per i sondaggi su Internet chiedere a chi li sa fare. Sono solo curiosità, che lasciano il tempo che trovano, così come accusare le persone su basi così fragili è ridicolo, per non dire di peggio. Meglio contare le preferenze, e c'è chi ne ha sempre prese proprio tante.

lunedì 17 maggio 2010

Tonfo del PDL a Bolzano

8 punti persi dal PDL alle comunali di Bolzano rispetto ad europee e politiche. Arretramento significativo rispetto alle amministrative del 2005. Piccolo segnale, ma proprio dal successo a sorpresa a Bolzano partì la rimonta del centrodestra, un'onda lunga praticamente mai arrestatasi finora.

mercoledì 12 maggio 2010

Arizona, America

La restrittiva legge dell'Arizona sull'immigrazione ha un vasto appoggio nell'opinione pubblica americana. Anche la norma più controversa, che permette alla polizia di interrogare i cittadini se "sospetti" clandestini, è approvata da una larga maggioranza. Ha il supporto perfino del 50% degli elettori democratici.

martedì 11 maggio 2010

Strange Deal

Le dimissioni di Gordon Brown saranno seguite dall'arrivo di un governo liberal conservatore. Una formula nuova, e controversa.
Secondo il sondaggio odierno di YouGov, solo il 35% dell'elettorato liberaldemocratico vorrebbe un governo formato dal proprio partito alleato con David Cameron. Similarmente, il 37% auspica che Nick Clegg si allei coi Tories, contro il 43% che preferirebbe un accordo col Labour Party.
Il nuovo quadro politico si scontra dunque con il posizionamento politico dell'elettorato Lib Dem. Dopo qualche decade di forte opposizione alla Destra inglese, la gran parte di chi vota per il partito di Nick Clegg si schiera su posizioni prevalentemente progressiste. Il 53% si autoposiziona a sinistra del centro, e il 36% si definisce di centro. Solo l'11% si sente di centro - destra, come la coalizione che governerà il Regno Unito nei prossimi mesi.

domenica 9 maggio 2010

NRW ritorna a casa

Crolla la Cdu , i rosso verdi ad un seggio dal ritorno al governo nel Bundesland più popoloso della Germania.
SPD: 35 Prozent; CDU: 34 Prozent; Grüne: 12,5 Prozent; FDP: 6,5 Prozent; Linke: 5,5 Prozent (ZDF-Hochrechnung)

lunedì 29 marzo 2010

L'analisi delle regionali

Deve partire da questa tabella. Ora come ora, le prime proiezioni non si discostano molto. Solo Vendola e la Bonino sembrano aver recuperato qualche punto.

Regione Eur09 liste centrosinistra Eur09 liste centrodestra

Piemonte 48,2* 48,9

Liguria 49,6* 44,9

Lombardia 29,8 57,5

Veneto 30,8 58,3

Emilia-Romagna 51,2 38,5

Toscana 54,1 35,7

Umbria 49,5 39,4

Marche 49,2* 41,2

Lazio 46,9 50,2*

Campania 36,7 55,8*

Puglia 42,4 46,3

Basilicata 59,3* 36,3

Calabria 37,9 49,7*

9 a 4, forse

Le regionali potrebbero essere vinte dal centrosinistra per 9 regioni a 4, secondo le ultime indiscrezioni, ippiche e meteorologiche. Lombardia, Veneto e Calabria al centrodestra, Regioni rosse più Basilicata sicuramente al centrosinistra. In bilico Lazio, Puglia e Piemonte con il PD e gli alleati leggermente favoriti, mentre in Liguria e Campania l'equilibrio è minore, con centrosinistra e centrodestra favoriti.
Qui sotto le previsioni dei miei amici di TP, in liveblogging come Simone Bressan e Andrea Mancia. C'è pure Pippo Civati, al quale faccio il più sentito dei bocca in lupo.

  • Piemonte: CS +0,5°
  • Lombardia: CD +22°
  • Veneto: CD +24,5°
  • Liguria: CS +2°
  • Emilia-Romagna: CS +18°
  • Toscana: CS +20°
  • Umbria: CS +7°
  • Marche: CS +6,5°
  • Lazio: parità
  • Campania: CD +2,5°
  • Puglia: CS +0,5°
  • Calabria: CD +8,5°
  • Basilicata: CS +9°

domenica 28 marzo 2010

Non vota nessuno

C'è già il vincitore delle regionali, l'astensionismo. Un crollo della partecipazione che certo qualche interrogativo lo deve porre.

venerdì 26 marzo 2010

Riforma sanitaria in vigore

Con il secondo voto della House l'iter di approvazione della riforma sanitaria si è concluso.

giovedì 25 marzo 2010

ll Senato approva

Il Senato ha approvato le modifiche alla riforma sanitaria. Ora il testo ritorna alla Camera per lo stralcio di due programmi non sottoponibili a reconciliation, e che riguardano l'educazione. 56 democratici a favore, 3 contro insieme ai 41 repubblicani. Stasera la Camera potrebbe già licenziare il reconciliation bill, concludendo l'iter tortuoso ma alla fine fortunato della riforma sanitaria.

lunedì 22 marzo 2010

Yay

Una presidenza storica. La copertura sanitaria universale è (quasi) raggiunta. Questo è il change

domenica 21 marzo 2010

Si vota per l'approvazione dell'Obamacare

La mozione di procedura approvata alla Camera è il segnale definitivo. Tra poco la riforma sanitaria sarà approvata.

Fatta

La riforma sanitaria passerà alla Camera e diventerà legge dello Stato. L'accordo con il gruppo antiabortista di Stupak assicura la maggioranza dei sì della House. L'intesa si basa su un Executive Order, il regolamento presidenziale, che restringe le possibilità di finanziamento pubblico alle pratiche abortive. Il linguaggio vago del testo sicuramente sarà sicuramente fonte di future polemiche e diverse interpretazioni. La riforma sanitaria tra poche ore sarà una realtà.

Si vota per la riforma

Sono iniziate le procedure di voto per la riforma sanitaria. I sì sembrano esserci, con ancora in sospeso l'eventuale accordo coi rappresentanti del blocco Stupak, quelli contro l'aborto.

venerdì 19 marzo 2010

I voti per la riforma sanitaria ci sono

Gli annunci di oggi hanno palesato una realtà che si intuiva da alcuni giorni. I 216 sì necessari per approvare la riforma sanitaria ci sono, a meno di incredibili sorprese. Probabilmente Pelosi, quando ha rinunciato a trovare un accordo con Stupak e i suoi alleati antiabortisti, sapeva che alcuni "no" tattici di novembre sarebbero tornati verso il sì. In caso contrario la Speaker avrebbe cercato di trovare una mediazione con quei dissidenti incerti che impedivano di arrivare all'agognata maggioranza. L'Obamacare ha sicuramente danneggiato i democratici ed il presidente, ma vista la contrarietà dell'88% degli elettori repubblicani e dell'89% di quelli conservatori l'opposizione alla riforma ha poco spazio per crescere ancora. Domenica il voto dovrebbe regalare una partenza felice di Obama verso l'Indonesia.

giovedì 18 marzo 2010

Suore per la riforma

Le suore cattoliche chiedono al Congresso di approvare la riforma sanitaria, nonostante la cancellazione dell'emendamento Stupak, supportato dalla Conferenza episcopale americana.

mercoledì 17 marzo 2010

Obama stabile

Oggi Gallup rileva per la prima volta valori negativi per Obama superiori a quelli positivi. L'approvazione del presidente rimane però sostanzialmente stabile ormai da fine estate. Obama tracheggia intorno al 50%, anche se inizia lentamente a crescere la percentuale di suoi elettori che disapprovano il suo operato.

Riforma sanitaria in crescita

La spinta finale verso l'approvazione della riforma sanitaria è accompagnata da una crescita nei sondaggi. L'incremento deriva dal ricompattamento dell'elettorato democratico, mentre le posizioni di indipendenti, in maggioranza contrari, e repubblicani sono ormai cristillizzate.

martedì 16 marzo 2010

Cambiamento in Francia

Il primo turno delle regionali francesi ha confermato il netto successo delle forze di sinistra. Rispetto al 2004 si palesa però una notevole differenza. 6 anni fa destra e estrema destra valevano circa il 48% dell'elettorato, mentre ora sono scese al 37%. La sinistra è passata dal 45% del 2004 al 53,6 di domenica scorsa. In più, la formazione moderata di Bayrou, alleata nelle passate consultazioni con l'UMP di Chirac e Sarkozy, vale un (deludente) 4,5%, che però va a sommarsi alle forze di opposizione alla maggioranza presidenziale. In vista del secondo turno, ma anche del 2012, le notizie sembrano particolarmente buone per il variegato fronte progressista francese.

domenica 14 marzo 2010

Bos lascia

Wouter Bos abbandona la politica. La socialdemocrazia olandese perde il suo leader, uno dei più bravi esponenenti della sinistra europea. I motivi sono familiari. Il candidato di punto dei laburisti dei Paesi Bassi alle prossime legislative sarà il sindaco di Amsterdam, Job Cohen.

venerdì 12 marzo 2010

I calcoli della riforma sanitaria

Entro 10 giorni ci sarà il voto della Camera dei Rappresenanti sulla riforma sanitaria, una scadenza confermata anche dal ritardo del viaggio asiatico di Obama. La House dovrà approvare il testo licenziato a Natale dal Senato, e i voti al momento non ci sono, anche se Pelosi sostiene il contrario. I Rappresentanti hanno grande diffidenza del Senato, dove però ci sarebbero già i 50 voti necessari per approvare il testo migliorativo della riforma sanitaria.
Alla Camera Pelosi, Hoyer e Clyburn devono trovare circa 30 sì, da scovare sia tra chi si era opposto che tra chi aveva votato a favore del testo approvato a novembre, un progetto di legge più progressista rispetto alla riforma sanitaria del Senato. Tutto il capitale politico della Casa Bianca è stato speso, e ora è aperta l'ora delle trattative coi singoli Rappresentanti. E' arrivato il passaggio decisivo della presidenza Obama

giovedì 11 marzo 2010

L'approvazione dei Presidenti

Un nuovo tool di Gallup per comparare l'approvazione dei Presidenti americani, da Truman fino ad Obama.

mercoledì 10 marzo 2010

Cdu e Fdp in caduta libera

Cdu e Fdp hanno raggiunto il punto più basso rilevato dai sondaggi negli ultimi 9 anni. Secondo Forsa i due partiti valgono insieme il 41% - Cdu al 33 e Fdp all'8. I rosso-verdi si trovano a soli due punti. Il dilemma della Spd sull'apertura alla Linke sembra risolversi grazie all'aiuto di Merkel e Westerwelle.

Florida in bilico

La svolta conservatrice dell'elettorato repubblicano in Florida ha distrutto le speranze dell'un tempo popolare governatore Crist di diventare senatore degli Stati Uniti. Alle primarie il favorito è il beniamino dei teabaggers, Marco Rubio.e Nelle elezioni generali di novembre Crist vincerebbe con facilità il confronto con il democratico Meek, mentre Rubio guida solo di 5 punti. Meek contro Rubio però è in vantaggio tra gli indipendenti, tra gli ispanici, molto più repubblicani in Florida rispetto alla media nazionale, e potrebbe beneficiare dei molti indecisi tra gli elettori democratici. Un seggio sicuro per il GOP potrebbe esser perso grazie alla ribellione conservatrice che ha travolto Charlie Crist, ormai senza più chance nel partito repubblicano.

martedì 9 marzo 2010

PDL in calo

Secondo i sondaggi di Berlusconi il PDL avrebbe perso 3 punti nelle ultime settimane. Normalmente l'istituto che fornisce le rilevazioni demoscopiche al presidente del Consiglio è Euromedia Research. L'ultimo valore registrato dall'istituto era 39,3%, quindi la stima attuale dovrebbe essere del 36%

Democratici in leggero vantaggio

I Democratici guidano di 3 punti le intenzioni di voto per la House rilevata da Gallup. 47 a 44, un margine costruito grazie ad una base compatta, che permette di superare il leggero divario a favore dei Repubblicani nell'elettorato indipendente. Il Gop però beneficia di un maggior entusiasmo che potrebbe regalare qualche punto percentuale nelle urne. Gallup rileverà ogni settimana il voto generico per la Camera dei Rappresentanti, e i suoi valori attualmente sono i più simili alla semplice media di Pollster, un po' alterata finora dai valori di YouGov e Rasmussen. I due istituti erano gli unici ad effetttuare sondaggi settimanali, e finora hanno registrato un quadro diametralmente opposto. Un netto vantaggio per i Dems per YouGov, mentre RasRep rileva un trionfo repubblicano.

lunedì 8 marzo 2010

Ciao Mark

E' morto Mark Linkous, che con gli Sparklehorse ha regalato alcuni dei dischi più belli del rock indipendente. Un suicidio, già tentato in passato e ora purtroppo riuscito. R.I.P.





Sondaggi regionali

Sondaggio Termometro Politico, intenzioni di voto a livello nazionale

Metodologia CAWI, 6.000 casi

PDL36,0%
Lega Nord11,1%
La Destra1,3%
MPA0,9%
TOTALE LISTE CD49,3%


PD28,1%
IDV-Di Pietro6,9%
Sinistra Ecologia Libertà2,5%
Rifondazione-PDCI2,4%
Lista Bonino-Pannella1,4%
TOTALE LISTE CS41,3%


UDC-Casini6,6%


Altre liste
2,8%

sabato 6 marzo 2010

Senza parole

Sullo scandaloso decreto ad listas la parola a Marcello

venerdì 5 marzo 2010

Sondaggi regionali: 8 a 5 per il centrosinistra

Nelle rilevazioni delle ultime settimane il centrosinistra conduce in 8 regioni. Nordovest, Italia centrale più Basilicata e Puglia al Sud. I margini sono molto risicati in Piemonte e Liguria, mentre in Lazio e pure in Campania la partita è molto aperta - gli ultimi sondaggi rilevano la Bonino in testa, e De Luca è estremamente competitivo. Questa la situazione, ovviamente da aggiornare se la magistratura amministrativa respingerà il ricorso presentato da Formigoni in Lombardia.

mercoledì 3 marzo 2010

NRW torna a casa

Dopo 5 anni un sondaggio - Forsa per stern - rileva una maggioranza progressita in Nordrhein-Westfalen. Rosso-verdi al 45% contro il 44 di Cdu e Fdp. Linke al 6.

Mappa regionali

Notapolitica presenta una mappa molto curata con tutti gli ultimi sondaggi. Da seguire

Sondaggi regionali: il calo del PDL

La media dei sondaggi regionali è fornita dalla splendida tabella di Termometro Politico. Particolarmente significativi le due ultime rilevazioni a livello nazionale, di Demos e Lorien. Il PDL è stimato sotto il risultato delle politiche 2008 - 36,7 e 35,5 - in linea con quanto ottenuto dalla formazione di Berlusconi alle europee 2009.

martedì 2 marzo 2010

Scott Brown il comunista

L'eroe dei conservatori americani, il senatore Scott Brown, diventanto il beniamino della destra grazie alla conquista del Massachusetts, ha subito svelato la sua anima liberal. Dopo pochi voti è già il senatore più a sinistra del caucus repubblicano. Tra un'improbabile corsa presidenziale e una difficile riconferma del seggio, Scott Brown ha scelto la seconda opzione. E solo una versione al maschile di Olumpia Snowe potrebbe mantenere il seggio senatoriale del Massachusetts in casa Gop.

domenica 28 febbraio 2010

Quanti seggi vincono i repubblicani?

I Repubblicani aumenteranno i loro seggi alla Camera dei Rappresentanti. La storia - in media il partito fuori dalla Casa Bianca vince 22 mandati alle prime elezioni di medio termine - e la grave crisi occupazionale danno pochissime possibilità ai Democratici. Secondo la Crystal Ball, il Gop dovrebbe vincere 27 seggi analizzando la corsa nei distretti competitivi, mentre comparando i dati demoscopici e la loro relazione con i risultati delle midterm, i Repubblicani dovrebbe guadagnare 37 mandati. La maggioranza democratica dovrebbe reggere, anche se di poco.

Inghilterra in bilico

Gli ultimi 2 sondaggi rilevano il Labour a 5 e 2 punti dai Conservatori. Le elezioni si terranno in primavera, e dopo mesi da superfavorito, l'ingresso di David Cameron al numero 10 di Downing Street è sempre più incerto.

Liberal conservatori tedeschi in difficoltà

Prosegue il brutto periodo demoscopico della maggioranza borghese che governa la Germania. La Cdu è rilevata in media al 35% circa, poco sopra il 34 delle federali, mentre la FDP arriva al 10, contro i quasi 15 punti ottenuti a fine settembre. La Spd è in lieve ripresa, mentre i Verdi sono i maggiori beneficiari della crescita demoscopica del blocco progressista. Linke al palo. A livello regionale una simile dinamica si nota anche in Nordrhein-Westfalen, il più popoloso Bundesland tedesco, che sarà l'unico ad andare al rinnovo del parlamento regionale. Una maggioranza rosso-verde è possibile, visto che negli ultimi 3 sondaggi i giallo-neri sopravanzano i progressisti di 3 punti percentuali, Linke esclusa.

Forza Marcello

Tutto il mio sostegno al mio amico Marcello Saponaro, la scelta giusta per una Lombardia più efficiente, concreta, laica, ecologica e moderna.

venerdì 26 febbraio 2010

Giovani ancora democratici

Tra gli under 30 americani si nota una flessione dei democratici, calati rispetto ai valori stellari del 2008. Si tratta in realtà di un ritorno alla normalità, su livelli già registrati prima della storica campagna di Obama. Tra i più giovani si riscontra ancora la maggior propensione al liberalism.

giovedì 25 febbraio 2010

Con Pippo, per il PD

Nella circoscrizione Monza e Brianza votate PD alle elezioni regionali. E scrivete Civati

Obamiani incerti

Il 29% dell'elettorato americano è ancora indeciso su chi votare per la Camera. In questo segmento elettorale decisivo Obama aveva prevalso 62 a 36, ma ora la sua approvazione è solo al 52%. La riforma sanitaria è condivisa solo dal 45%.

mercoledì 24 febbraio 2010

Trionfo repubblicano

Le proiezioni per la Camera dei Rappresentanti basate sui sondaggi attuali indicano un trionfo repubblicano. La maggioranza democratica non ci sarebbe più.

lunedì 22 febbraio 2010

Obama si è svegliato

Dopo aver lasciato tutto nelle mani del Congresso, Obama si è ricordato di essere il Presidente degli Stati Uniti anche quando si parla di sanità. Il piano della Casa Bianca è un compromesso che permetterebbe alla Camera di approvare il testo del Senato, visto che i punti più controversi sono rimodulati. Aperte le porte alla procedura di riconciliazione, così che alla Camera Alta servirebbero solo 50 voti. Anche l'assicurazione pubblica potrebbe tornare in vita.

mercoledì 17 febbraio 2010

Chi appoggia il Teaparty

CNN propone uno sguardo rivelatore su chi appoggia il movimento del Tea party. Circa l'11% della popolazione adulta ne è in qualche modo coinvolto in forma attiva, un elettorato prevalentemte bianco ma con una buona percentuale di ispanici. L'orientamento ideologico è nettamente conservatore, così come a livello di partito l'identificazione maggiore è con i Repubblicani, anche se un buon gruppo di indipendenti appoggia questo movimento anti tasse e anti Obama. I sostenitori dei Teaparties sono più ricchi e più istruiti della media nazionale, e si trovano in proporzione più all'Ovest e nel Midwest che al Sud, la tradizionale roccaforte repubblicana. Il dato più preoccupante per i Democratici è la particolare forza nella fascia mediana d'età, 30/50 anni, il segmento più numeroso della popolazione. Il sondaggio rileva la ritrovata sintonia dell'elettorato libertario con quello conservatore, messo in crisi dagli 8 anni di Bush.

Ripresina democratica

Al momento attuale il 34% degli elettori americani è intenzionato a votare per i Democratici, il 37% è determinato a votare no, con meno del 30% mobile. L'agenda politica liberal crea relativamente pochi problemi, perchè la maggior parte dell'opposizione arriva da chi è indisponibile a votare per il centrosinistra statunitense. Sono numeri poco positivi, ma non drammatici e che danno qualche speranza in più al mondo progressista a stelle e strisce. Obama torna sopra il 51% nelle rilevazioni settimanali di Gallup, grazie all'incremento dell'approvazione nel segmento non bianco dell'elettorato. Il contenimento della sconfitta di novembre 2010 dipenderà dalla mobilitazione delle minoranze razziali.

sabato 13 febbraio 2010

Salvare il parco

Raccolgo e rilancio l'appello di Pippo Civati per salvare il verde ad Arcore.

Il pomodoro batte Berlusconi

I fan del pomodoro sono più numerosi dei sostenitori di Berlusconi su Facebook. Complimenti all'Unione di Studenti di Monza che in pochi giorni ha mobilitato più di 200 mila persone.

venerdì 12 febbraio 2010

Senza Kennedy

Patrick Kennedy lascerà la Camera dopo 16 anni. Non ci sarà più un esponente della famiglia Kennedy al Congresso, sempre presente nelle istituzioni americane a partire dal dopoguerra.

La giornata del risparmio energetico

Aderisco, come ogni anno, alla bella iniziativa promossa da Caterpilla /Radio Due

giovedì 11 febbraio 2010

Obama come la Palin

Supergaffe di Obama sui super stipendi di sportivi e banchieri. Krugman ricorda come il lemon socialism, soldi pubblici ai ricchi e tagli per i meno abbienti, con il quale è attualmente identificata la politica economica dell'Amministrazione sia elettoralmente devastante. Ad un anno dall'elezione, Obama sarebbe votato solo dal 44% degli americani, mentre un candidato repubblicano generico otterrebbe il 42%.

Un pomodoro per battere Berlusconi

Su Facebook la pagina "Questo pomoodora avrà più fan di Berlusconi" ha già raccolto 60 mila iscritti in 2 giorni. Deve arrivare a 200 mila, i fan di Silvio, anche se un po' di persone sono iscritte giusto per insultare i sostenitori veri. Il pomodoro ha già superato tutti i leader del centrosinistra che hanno pagine fan su Facebook.


mercoledì 10 febbraio 2010

Pareggio, anche tra i giovani

Repubblicani e Democratici sono appaiati nelle intenzioni di voto generico per la Camera. Base elettorale compatta, ma gli indipendenti preferiscono nettamente il Gop, +16. Tra i non affiliati ci sono le speranze democratiche di contenere le inevitabili perdire : ben 22% di indecisi. Pessimo segnale per i liberal è invece la freddezza dei giovani. Dopo il clamoroso +34 ottenuto da Obama nel 2008, i democratici sono praticamente alla pari dei repubblicani tra gli under 30.

martedì 9 febbraio 2010

I problemi di Obama

L'approvazione di Obama nei principali temi politici è negativa. Obama è sotto il 50% in 7 dei 9 argomenti rilevati da Gallup. Sufficienza piena solo sull'educazione ed affari esteri, benino su terrorismo, Iraq e Afghanistan, molto male su sanità e deficit. Il 36% di approvazione sull'economia spiega più di ogni cosa il momento difficile del presidente. La base democratica regge ma non è entusiasta, i repubblicani sono in grande maggioranza all'opposizione su quasi tutti i temi, mentre gli indipendenti non approvano nessuna polica dell'Amministrazione con più del 50%, ed hanno un'opionione molto negativa sull'economia. Con la disoccupazione al 10%, niente di soprendente.

Le barzellette dei neocon italiani

I barzellettieri del web, i neocon all'amatriciana, hanno ritrovato la verve dei tempi passati. Ora è rimpianta la politica filo-europea dell'Amministrazione Bush. Si ride per non piangere.

lunedì 8 febbraio 2010

Jon Stewart vs Bill O'Reilly : l'intervista completa

L'intervista completa di Jon Stewart all' O'Reilly Factor, compresa di trascrizione.

sabato 6 febbraio 2010

Obama nei 50 Stati

Gallup pubblica la media annuale dell'approvazione di Obama nei 50 Stati. Nel 2009 il presidente ha ottenuto il 57,6%, poco meno di 5 punti in più rispetto alla percentuale ottenuta alle urne. Rispetto all'incremento medio, si nota la sofferenza di Obama in alcuni Stati, in particolari quelli dove è forte una componente libertaria. Gli Stati del West - Colorado, Arizona, New Mexico e Nevada, ma anche i costali Oregon e Washington - dove i democratici erano stati molto competitivi nel secondo mandato di Bush mostrano una certa insofferenza per l'eccesso di statalismo/mancanza di risultati dell'Amministrazione attuale. Un simile problema si registra anche in New Hampshire, il più libertario degli Stati del Nord Est. Nell'Upper Midwest Obama ottiene prestazioni abbastanza deludenti in Wisconsin e Iowa, mentre nei tre classici Swing States Obama ottiene un valore superiore alla sua media nazionale solo in Pennsylvania, comunque inferiore rispetto all'incremento ottenuto in relazione al risultato di novembre 2008. In Ohio e Florida si registra maggior delusione, mentre negli Stati persi dal presidente alle presidenziali si nota un buon andamento della sua approvazione, forse perchè le aspettative erano inferiori.

La mappa dei distretti della House

Un'eccellente analisi del National Journal sulle caratteristiche dei 435 distretti della Camera dei Rappresentanti, con una mappa interattiva imperdibile. I fattori decisivi sono il livello d'educazione e il profilo demografico. I Democratici sono quasi imbattibili nelle zone dove i bianchi hanno un elevato livello di istruzione, e dove sono presenti le minoranze razziali. I Repubblicani invece dominano dove il profilo educativo e demogratico è inverso. L'attuale impopolarità di Obama tra i bianchi a basso livello di istruzione rende molto difficile la riconferma alle prossime midterm per gli esponenti democratici di distretti vinti da McCain. Tra di essi la maggior parte appartiene alla Blue Dog Coalition, la corrente moderata/conservatrice. Se in futuro il peso dei distretti a basso livello di istruzione e prevalentemente bianchi renderà molto meno facile la vita al Gop, nel 2010 la loro influenza sarà decisiva per una possibile, anche se difficile, maggioranza repubblicana.

venerdì 5 febbraio 2010

L'immagine della crisi

La situazione occupazionale sembra migliorare negli Stati Uniti. La continua distruzione di posti di lavoro, iniziata negli ultimi 12 mesi sotto W, molto prima del crollo della borsa successivo al fallimento di Lehman Brother, sembra quantomeno essersi arrestata.

Jon Stewart vs Bill O'Reilly

Dopo 5 anni Jon Stewart è tornato nella No Spin Zone di Bill O'Reilly. Un confronto imperdibile tra il più bravo showman liberal e uno dei migliori commentatori conservatori.






giovedì 4 febbraio 2010

Razza e voto

Negli Usa i bianchi sono più conservatori e repubblicani, mentre le minoranze razziali sono più progressiste e si identificano molto di più nei democratici. Gli asiatici sono i più liberal, mentre tra i neri, il gruppo etnico di gran lunga più fedele ai Dems, prevalgono i conservatori. Non sempre il posizionamento ideologico rilevato dai sondaggi è utile, se non vengono inclusi altri criteri.

mercoledì 3 febbraio 2010

Niente muro per Berlusconi

Berlusconi non ha visto il muro che separa Israele dalla Cisgiordania.

Base democratica depressa

In Illinois gli elettori democratici delle primarie erano poco più dei repubblicani, circa 100 mila voti di margine. Nel 2008 invece erano più del doppio, quasi 2 milioni rispetto ai 900 mila del Gop. La base democratica è smobilitata, ovunque la si osservi, ora come ora.

Sondaggi regionali

I dati Ipsos per il Sole 24 Ore confermano la sostanziale stabilità del quadro politico italiano. Sommando le forze che compongono centrodestra, centrosinistra e le formazioni al di fuori dei due poli si ottengono valori molto simili a quelli già registrati alle politiche del 2008 e alle europee del 2009.
Da TP invece i dati rilevati sempre da Ipsos per Ballarò, praticamente identici.

PDL 38,2%
PD 29,7%
Lega Nord 10,5%
IDV-Di Pietro 6,6%
UDC 5,7%
SEL 2,7%
PRC+PDCI 2,1%
Bonino-Pannella 1,3%
PS 0,8%
Verdi 0,7%
La Destra 0,7%
Alleanza per l'Italia 0,4%
MPA 0,3%
Altri 0,3%

Primarie in Illinois

Le primarie dell'Illinois hanno confermato le aspettative della vigilia. In casa Gop Mark Kirk ha dominato la corsa alla nomination, mentre lo sfidante democratico sarà Alexi Giannoulias. Giannoulias non è stato apparentemente colpito dallo scandalo (minore) che ha coinvolto la banca della sua famiglia. Kirk non ha invece subito alcun effetto Tea party, il movimento conservatore che si oppone ai candidati repubblicani di orientamento moderato. Le primarie per il governatore sono invece state molto incerte, e probabilmente ci sarà un riconteggio per stabilire i candidati dei due partiti.
L'abbandono di Kirk di un distretto stravinto da Obama rappresenta una delle poche possibilità di conquista dei Democratici nelle prossime elezioni di metà mandato.

martedì 2 febbraio 2010

Sanità e voto

Il capitale politico dei democratici è già stato dissipato tra chi si oppone alla riforma sanitaria. In questo momento il danno maggiore ci sarebbe se non fosse approvata, visto che deprimerebbe ulteriormente la base del partito.

Rimbalzino

L'approvazione di Obama è tornata sopra il 50% dopo 11 giorni. Un piccolo rimbalzo, provocato probabilmente dalla reazione positiva al discorso sullo Stato dell'Unione.

lunedì 1 febbraio 2010

America meno democratica

L'identificazione partitica è un dato non sempre predittivo delle elezioni americane, ma i valori rilevati da Gallup nei singoli Stati mostrano una netta contrazione del vantaggio dei Democratici.

domenica 31 gennaio 2010

Rasmussen supera Gallup

Da un paio di giorni Rasmussen Reports rileva un'approvazione di Obama superiore a quella registrata nelle indagini Gallup. Nell'ultimo anno è stato (quasi) sempre il contrario, ma nel campione di RasRep, che utilizza gli elettori probabili a differenza di tutti gli adulti sondati da Gallup, si è verificato un piccolo rimbalzo statistico post discorso sullo Stato dell'Unione.

Governo Merkel in calo

Dopo 3 mesi non esaltanti Cdu e Fdp non hanno più una maggioranza, almeno sul piano demoscopico. Negli ultimi sondaggi la coalizione giallo - nera ha perso circa 2 punti rispetto al risultato delle federali, mentre le forze a sinistra del centro sono cresciute, anche se i loro valori divergono in modo significativo a seconda dell'istituto. La Linke sembra essersi fermata, e a beneficiarne sono i Verdi e anche l'Spd, che gradualmente esce dal coma generato dalla più grave sconfitta elettorale del secondo dopoguerra. Le difficoltà del blocco borghese si riflettono anche nel Bundesland più popoloso, la Nordrhein-Westfalen, che andrà al voto ad inizio maggio. In questo momento la coalizione liberalconservatrice guidata da Rüttgers perderebbe le elezioni, anche se è difficile capire quale sia l'alternativa di governo espressa dalle forze progressiste. Il test elettorale renano, dove saranno chiamati al voto quasi 20 milioni di persone, sarà un momento decisivo per il secondo governo Merkel.

Posti di lavoro decisivi

Pew compara l'andamento della disoccupazione con i valori di disaprrovazione degli ultimi 5 presidenti. L'incidenza è molto forte, sopratutto in mancanza di eventi fondamentali di politica estera.

sabato 30 gennaio 2010

Obama dai repubblicani



L'incontro tra Obama e il caucus repubblicano a Baltimora è stato molto vivace. I due video mostrano i momenti più efficaci del presidente. Nel primo viene rimarcato come la riforma sanitaria sia in realtà centrista e moderata nei suoi aspetti fondamentali - Obama parla di proposte simili a quelle fatte dai repubblicani Howard Baker e Bob Dole, ex leader di maggioranza al Senato negli anni '80 e '90 - mentre nel secondo filmato il presidente evidenzia come il super deficit federale sia frutto della recessione ereditata da Bush. Da Francesco trovate l'intero video dell'incontro. Non so sinceramente quanto un simile dibattito possa spostare in termini di consenso (demoscopico) - propendo verso il nulla - però Obama è stato sicuramente efficace.

Repubblicani in testa

I repubblicani sono passati in vantaggio nella maggior parte delle indagini sul voto generico per la Camera pubblicate negli ultimi giorni. Solo YouGov rileva un buon margine, 6 punti, a favore dei democratici. La distribuzione del voto rilevata da PPP rimarca come il centrosinistra americano sia in grande sofferenza nelle due estremità del partito, con un allontamento significativo di liberal e conservatori di etnia prevalentemente bianca. Le minoranze razziali rimangono nel campo democratico per Public Policy Polling, mentre in altre indagini ispanici, asiatici e pure i neri si riavvicinano in modo maggiore ai repubblicani.

giovedì 28 gennaio 2010

Bernanke confermato

Una delle peggiori scelte di Obama, la riconferma di Bernanke alla guida della Fed, ha ricevuto l'approvazione del Senato. Mai nessun presidente della Federal Bank ha ricevuto così tanti voti contrari.

Obama è piaciuto

Il primo discorso sullo Stato dell'Unione by Obama è piaciuto parecchio secondo i primi istant poll.

martedì 26 gennaio 2010

Buttano giù la statua di Obama

In Indonesia vogliono buttare giù la statua dedicata a "Little Barry". Il monumento, eretto da poco, commemora gli anni di infanzia trascorsi dal presidente americano nel Paese asiatico. Proprio un brutto momento per Obama.

lunedì 25 gennaio 2010

Il peggior sondaggio per i Democratici

Sono usciti un po' di sondaggi sulle sfide per il Senato 2010 - ne arriveranno un diluvio nei prossimi mesi - ma oggi è arrivata la peggior notizia per i Democratici. Beau Biden, figlio del Vice Presidente Joe e popolare AJ del Delaware, non correrà contro Mike Castle, il popolarissimo Rappresentante dello Stato. Il Gop è ora molto vicino a strappare un altro seggio ai Democratici, dopo aver praticamente acquisito quello del North Dakota con il ritiro di Dorgan.
In retrospettiva, le scelte dell'Amministrazione Obama appaiono sempre più tragiche per gli equilibri al Senato. L'abbandono della Camera Alta da parte di Biden, Clinton, Salazar e l'aver inserito dei potenziali candidati come Napolitano, Vilsack e Sebelius, senza contare lo stesso seggio lasciato dal presidente, ha drasticamente diminuito le già scarse chance di mantenere la stessa maggioranza del term 2009/2010.

domenica 24 gennaio 2010

Primarie in Puglia

Liveblogging sui risultati delle primarie in Puglia su Termometro Politico. Dai primi dati si profila una netta vittoria di Nichi Vendola

La mappa delle regionali

La mappa elettorale delle regionali realizzata da Termometro Politico. Al momento in lieve vantaggio il centro destra nel computo delle Regioni.

In Massachusetts lavoratori in rivolta

Analisi post elettorale di Hart Research, la società che realizza i sondaggi nazionali del Wall Street
Journal. Vittoria netta di Scott Brown tra chi pensa che l'economia americana sia in difficoltà, così come tra il 20% di elettori nel cui nucleo familiare qualcuno ha perso un lavoro. Come nel sondaggio di Rasmussen Report, tra chi aveva la sanità come motivazione principale per il proprio voto ha prevalso la Coakley. Il 67% degli elettori apprezza il sistema sanitario del Massachusetts, inclusa una tenue maggioranza, 53%, dei Browniani. Dati che rispecchiano mappa elettorale del New York Times, che mostra come la percentuale ottenuta dai candidati democratici (Obama 2oo8, Coakley 2009) sia diminuita nelle contee più colpite dalla disoccupazione.

sabato 23 gennaio 2010

Stati decisivi nelle midterm 2010

You Gov rileva 11 Stati decisivi per le midterm 2010, sia per le loro sfide senatoriali che per i distretti in bilico della Camera. Situazione molto equilibrata alla House, dove i democratici recuperano lo svantaggio sui repubblicani solo grazie agli elettori meno certi ( i leaners), mentre al Senato You Gov registra situazioni più equilibrate rispetto ad altri istituti, in contese molto problematiche per i Dems come Nevada, Arkansas, Colorado e anche Florida. Queste indagini soppravalutano probabilmente le chance democratiche in questo momento, ma in 10 mesi il quadro potrebbe migliorare per il partito al potere. Una flessione delle attuali maggioranze democratiche è comunque inevitabile.

Democratici e repubblicani

I democratici al momento sono in sofferenza, particolarmente acuta nell'anima moderata e conservatrice del loro elettorato. Anche per questo si spiegano risultati sorprendenti come quello di Scott Brown. Chi vota Dem è molto più soddisfatto di chi sceglie Gop, 60 a 35. La netta maggioranza degli indipendenti non apprezza l'attuale corso repubblicano, anche se poi l'insoddisfazione verso la situazione generale porta queste persone a votare per i candidati Gop. In particolare i moderati non apprezzano ciò che vedono in casa repubblicana, e come sottolineato da Tom Jensen, una simile situazione potrebbe favorire Obama nel caso di una Camera persa dai democratici. Un neo triangolazione clintoniana, che garantirebbe probabilmente una facile riconferma, ma seppellirebbe il cambiamento.

venerdì 22 gennaio 2010

Obama sotto per la prima volta

Nuovo sondaggio nazionale di PPP. Obama per la prima volta sconta un tasso di approvazione inferiore a quello di disapprovazione (46 a 47). Le flessioni arrivano principalmente tra i liberal e i conservatori, mentre i moderati sono alla percentuale acquisita alle presidenziali. A livello etnico PPP conferma ciò che rileva settimanalmente Gallup, ovvero che Obama è apprezzato molto dalle minoranze razziali mentre sconta grosse difficoltà nell'elettorato bianco, un 36% davvero basso. Nelle sfide contro ipotetici candidati repubblicani (Huckabee, Romney, Palin e anche Petraeus) Obama perde per la prima volta contro un repubblicano, Huckabee, mentre è ancora di poco avanti a Romney. Staccata la Palin, che piace solo ai repubblicani, mentre Petraeus sconta un livello troppo basso di riconoscibilità per poter competere. Anche in questi ipotetici contesti si conferma il netto orientamento pro democratico delle minoranze razziali. Siccome i pesi demografici sono uguali all'exit poll delle presidenziali 2008 i valori di Obama sono sottovalutati in un'ipotetica sfida 2012. Ma sondaggi a 3 anni di distanza servono più a confermare le tendenze attuali - difficoltà del presidente verso i ceti moderati prevalentemente bianchi - che ad avere un impossibile valore predittivo.

Chiarimenti su Brown e Obama

Sondaggio del Washingont Post sugli elettori di Scott Brown e Martha Coakley. La riforma sanitaria è il fattore più importante per il voto, ma l'economia e il lavoro seguono a stretta misura. Obama non è considerato una motivazione per il proprio orientamento elettorale dalla metà dei votanti, mentre l'agenda dei democratici non è un fattore di voto per il 30% del campione. Un quadro variegato e complesso, come per ogni elezione. Chi ha votato per Brown era molto più convinto, mentre gli elettori della Coakley si sono motivati in buona parte per fermare la corsa del repubblicano. A conferma dell'orientamento politico indipendente del Massachusetts, l'82% reputa necessario che Brown lavori insieme ai democratici e non solo contro, mentre questa percentuale scende al 70% sulla riforma sanitaria, tema dove l'elettorato è sicuramente più radicalizzato.

giovedì 21 gennaio 2010

No, we can't

La riforma sanitaria del Senato non ha i voti alla Camera. Nancy Pelosi chiude la porta all'unica, plausibile, via rimasta. Wait and see, ma peggior segnale non ci poteva essere.

Pronto all'uso

Una bella idea di Andrea Civati contro la deriva luogocomunistica sull'immigrazione.

Arrivano i soldi delle corporation

Svolta giurisprudenziale sul finanziamento delle campagne elettorali.

mercoledì 20 gennaio 2010

Governare con la disoccupazione al 10%

L'house poll di Rasmussen mostra come la Coakley, e non Brown, abbia vinto tra gli elettori che reputavano la sanità come il tema più importante per il loro voto. Brown ha vinto invece tra coloro che reputavano l'economia come il fattore più significativo. Certo, i margini della Coakley rimangono sempre troppo bassi, ma reputare quest'elezione come un referendum nazionale sull'Obamacare è fuorviante. Meglio rifflettere sull'insoddisfazione generale, comprensibile quando la disoccupazione supera il 10%.

Chuck Todd rimarca infatti che

Chris Christie, Bob McDonnell, and now Scott Brown won not by attacking Obama, but rather by downplaying their GOP ties and riding an anti-incumbent wave. None of them went out of their way to attack Obama; the national party wants the media to believe this is a referendum on Obama, but the campaigns themselves were referendums on the political process -- whether in Washington, Richmond, Trenton, or Beacon Hill