lunedì 30 giugno 2008

Sondaggi negli Stati/ Rasmussen e SUSA

Rasmussen e Survey Usa pubblicano ancora buoni sondaggi per Obama.

La Georgia è il sogno forse irraggiungibile del candidato democratico: l'alta percentuale di afro-americani e i numerosi college presenti nello Stato potrebbero spingere Obama ben oltre il voto di Kerry, che si fermò poco sopra il 40%. In caso di forte delusione dell'elettorato repubblicano, McCain potrebbe perdere voti a causa di Bob Barr, un'ex Rappresentante Gop della Georgia alla Camera, candidato alla presidenza dal Partito Libertario. Lo Stato è ricco di cristiano evangelici che portarono Huckabee alla vittoria alle primarie del SuperTuesday, un elettorato freddo verso il senatore dell'Arizona. Un margine di distacco di 10 punti non è entusiasmante, ma significa comunque che Obama ha spazi politici per sfidare il suo avversario repubblicano in uno degli Stati conservatori più importanti per il Gop. Un gap ancora inferiore separa Obama da McCain in Arizona, un risultato deludente per il candidato del Gop considerando che si tratta dello Stato che rappresenta al Senato da ormai 22 anni.


Survey Usa registra ancora un margine di vantaggio di Obama in Virginia. E' il quarto sondaggio consecutivo che vede il junior senator dell'Illinois in testa in questo Stato, che non è vinto da un Democratico dal 1964. Le indagini di SUSA hanno sempre qualche sorpresa: in questo sondaggio Obama vincerebbe il 74% del voto afro-americano, un dato non credibile, poichè almeno l'85% dei neri voterà per il candidato democratico. La ripartizione geografica ed ideologica del voto indica invece un grado di credibilità del sondaggio molto maggiore, un esito demoscopico in linea col cambiamento demografico e sociale pro Dems che attraversa la Virginia, come ben sottolinea questa analisi del WP.

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