Time pubblica un sondaggio condotto a livello nazionale dagli esiti sorprendenti, quasi come l'indagine realizzata da Newsweek settimana scorsa. Obama conduce di 5 punti percentuali, un margine in linea con il monitoraggio quotidiano di Rasmussen, ma la distribuzione del voto si differenzia nettamente dai risultati pubblicati dalle altre indagini, sia quelle effettuate a livello nazionale che quelle condotte nei singoli Stati.
Time rileva un elettorato democratico ancora scosso dalla lunga battaglia tra Hillary e Barack: ben il 26% degli elettori/sostenitori della senatrice di New York voterebbe McCain. Un ulteriore lascito dello scontro delle primarie è il basso risultato di Obama tra le donne, tradizionale punto di forza dei Democratici. McCain non riesce a sfruttare le divisioni dell'elettorato democratico per la sua debolezza tra i maschi e tra i bianchi, dove Bush dominò nel 2004. Il junior senator dell'Illinois registra a suo favore la netta crescita tra gli ispanici, mentre il -14 nel segmento cattolico è invero inquietante: essendo Obama cresciuto tra i latinos,ciò indica un'aperta ostilità tra i bianchi cattolici, gruppo sociale assolutamente decisivo per molti Stati in bilico.
Il campione sondato da Time è ancora molto incerto: il 17% è indeciso, e tra questi McCain ha un leggero margine di vantaggio, mentre il 46% degli indecisi non si è ancora formato un'idea sul candidato migliore. Ulteriore segnale di incertezza riguarda l'atteggiamento complessivo dell'elettorato: il 28% afferma di poter cambiare idea come November.
sabato 28 giugno 2008
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