Il New Jersey invece conferma la sua mutazione: 20 anni fa era una roccaforte repubblicana, ora fa parte del Solid Northeast, area di dominio dei Democratici. L'unica nota dolente del sondaggio di Fairleigh Dickinson è la freddezza dell'elettorato di Hillary Clinton nei confronti di Obama: solo il 60% di coloro che hanno votato alle primarie la senatrice di New York afferma di preferire il candidato democratico, mentre il 18% voterà McCain.
SurveyUsa registra invece un vantaggio di 2 punti di Obama in Ohio, Stato che con i suoi 21 EV sarà decisivo se l'elezione sarà equilibrata.Obama guida tra giovani, donne e riesce a tenere abbastanza bene nell'elettorato bianco, vincendo inoltre nel segmento indipendente, che secondo questo sondaggio peserebbe solo per il 16%. La suddivisione ideologica dell'elettorato sembra però credibile- un terzo conservatore, un quinto progressisti e 40% moderato. Quest'ultimo segmento è dominato da Obama, con valori simili a quelli registrati nelle midterm 2006. Un segnale molto incoraggiante, dato il trionfo di Sherrod Brown. Al solito la distribuzione territoriale del voto lascia qualche dubbio, come in tutti gli ultimi sondaggi di Susa, istituto che utilizza un campione casuale e non ponderato. Il voto di Obama potrebbe essere sottovaluto nell'area di Cleveland, dove guida con meno di 10 punti di percentuali, e sicuramente sopravvaluto nella zona intorno a Cincinnati, dove il candidato democratico è rilevato da Susa con un vantaggio di 4 punti. Un margine esiguo, ma quell'area è storicamente repubblicana: perfino il democratico Strickland perse nel 2006 a Cincinnati e relativa suburbia, quando diventò governatore dell'Ohio con oltre 20 punti di vantaggio a livello statale.
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