martedì 1 luglio 2008

Sondaggi negli Stati/ Rasmussen, PPP, SUSA e Southern Media & Opinion Research

Risultati contrastanti nei sondaggi di oggi. Mentre Rasmussen vede Obama dimezzare il gap da McCain, che rimane comunque cospicuo, Southern Media & Opinion Research registra in Lousiana, che come l'Alabama è uno Stato del Solid South repubblicano, uno svantaggio di 16 punti, con alti valori di popolarità del presidente Bush e basso indice di gradimento per Obama. Differenze che sono ancora più nette nelle indagini di Rasmussen e PPP sulla Florida, lo Swing State per definizione. Rasmussen Reports rileva un cospicuo vantaggio di Obama solo tra i giovani, mentre le donne e gli indipendenti si dividono più o meno equamente. Il significativo +7 a favore del senatore dell'Arizona deriva dall'ampio margine a suo favore nell'elettorato maschile, e una maggiore compatezza dei sostenitori del Gop rispetto agli elettori dei Dems, tra i quali solo il 71% sceglie Obama rispetto all'85% dei repubblicani.


PPP registra invece un tenue vantaggio di Obama in Florida. Il campione del sondaggio è credibile nella ripartizione dell'identificazione partitica (Gop e Dems pari al 42%) ma rileva un altro comportamento dell'elettorato. Le donne sono pro MCain mentre Obama guida tra i maschi e in tutte le fasce d'età, a parte gli over 65. Sorprendentemente il candidato democratico ha un margine di vantaggio discreto tra gli ispanici, che in Florida tendono ad essere molto più conservatori data la folta comunità cubano-americana. Obama è in testa anche tra gli indipendenti, molto bassi nel campione. PPP rileva inoltre una corsa equilibrata in North Carolina. Il candidato democratico ottiene un consenso non elevato nell'elettorato di riferimento, più conservatore rispetto alla media nazionale. Il risicato vantaggio tra donne ed indipendenti, ed un margine di 6 punti tra coloro che non sono nati nella North Carolina permette ad Obama di restare a soli 4 punti di svantaggio.
Susa rileva invece un buon vantaggio di Obama nel Massachusetts e a New York, Stati che confermano l'ormai più che decennale tradizione democratica.

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