mercoledì 25 giugno 2008

Sondaggi negli Stati/ PPP e SUSA

Buone notizie dal Michigan. Lo Stato di Detroit aveva mostrato una particolare difficoltà di Obama nei mesi scorsi, in conseguenza delle controverse primarie di gennaio poi annullate. Le recenti tappe della campagna elettorale del candidato democratico in Michigan sembrano aver dato effetti. PPP vede un vantaggio di 9 punti, un margine significativo costruito grazie al maggior sostegno dell'elettorato dei Dems, che preferisce al 78% Obama contro il 74% dei Repubblicani in appoggio a McCain. Gli indipendenti sostengono Obama, seppur con un margine contenuto. Rispetto al sondaggio dell'Ohio di PPP di una settimana fa, l'identificazione politica del campione sembra molto credibile: il 38% si dichiara democratico contro il 30% che simpatizza per il Gop. Il candidato dei Dems ottiene ovviamente un vasto appoggio dagli afro-americani, ma conduce anche tra i bianchi grazie al sostegno delle donne. McCain riesce a vincere solo tra i maschi bianchi e nelle fasce di popolazione più anziana.

SurveyUsa pubblica due sondaggi a livello statale. In New Mexico il margine di Obama è di 6 punti inferiore rispetto a quello registrato da Rasmussen ieri. Decisivo per la vittoria è il voto ispanico, che al momento preferisce il candidato democratico in un rapporto di 2 a 1. In Indiana la sfida tra McCain e Obama sarebbe molto equilibrata, una sorpresa vista la tradizione repubblicana dello Stato. L'identificazione politica vede prevalere i Democratici, un dato un pò sospetto. Le primarie dell'Indiana a maggio furono molto partecipate, tanto che si recarono alle urne più persone rispetto ai voti totali raccolti da Kerry nel 2004, e mostrarono una particolare forza di Obama, che riuscì sostanzialmente a pareggiare smentendo i sondaggi della vigilia. Lo Stato si trova nelMidwest, zona di provenienza di Obama, e ha una parte del suo territorio, quella nord occidentale, legata all'area metropolitanza di Chicago. Rendere competitivo uno Stato vinto da Bush con più di 20 punti percentuali sarebbe già un successo. Nel 2006 tre distretti congressuali furono strappati, a sorpresa, ai Repubblicani.



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