sabato 21 giugno 2008

Sondaggi negli Stati/ Rasmussen, Insider Advantage, SUSA

Survey Usa conferma la California nella colonna democratica. Obama vince grazie ad una buona performance tra i latinos(+39) e tra le donne. McCain vince nell'elettorato bianco e mantiene alta la percentuale tra i consevatori, ma gli indipendenti scelgono il candidato democratico in modo chiaro, con oltre venti punti di margine. Dati omogenei alle elezioni del 2004.

La grande sorpresa demoscopica arriva dalla Georgia, sogno proibito della campagna di Obama. La presumptive nominee democratica ottiene un ottimo risultato tra gli elettori democratici e sopravanza McCain nel segmento degli indipendenti, tanto da ridurre il distacco subito da Kerry di quasi 15 punti. La presumptive nominee repubblicana è penalizzata dalla presenza del candidato del Partito Libertario, Bob Barr, che ottiene un (clamoroso) 6%. Barr è stato Rappresentante per il Gop del settimo distretto congressuale della Georgia alla House, e nell'indagine toglie in percentuale più voti a McCain che a Obama. Il 5% dei Democratici georgiani voterebbe Barr: nel 2004 il 13% dell'elettorato democratico scelse Bush, e quindi tendenzialmente anche questi sono voti sottratti al candidato del Gop.

Susa assegna l'Iowa ad Obama, con un vantaggio di 4 punti. Un margine discreto, considerando che nelle ultime due elezioni lo Stato è stato vinto con meno di 1 punto percentuale. Le donne dell'Iowa sono il gruppo decisivo per la vittoria di Obama, così come i giovani: un dato omogeneo a ciò che successe nel caucus di inizio gennaio che lanciò la campagna del junior senator dell'Illinois.

Rasmussen registra in New Hampshire, a differenza della Florida, lo stesso margine di vantaggio per Obama rilevato da ARG. Il New England uscirebbe dunque dalle speranze di McCain. Il West sarà invece il campo di battaglia principale delle presidenziali, come November. McCain si conferma molto forte in Nevada, Stato omogeneo e confinante alla sua Arizona. Obama tiene ravvicinato il suo distacco grazie al supporto delle donne, mentre gli indipendenti danno a McCain il margine decisivo per rimanere in testa.



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