Sondaggi statali 13/10

Nella tabella di Nate Silver sono inseriti 3 sondaggi nazionali che ieri non ho segnalato per la loro uscita notturna. Democracy Corps passa da +3 a +10, mentre il nuovo tracking di TIPP per Investor's Business Daily rileva una situazione di maggior equilibrio, con Obama in testa di 2 punti e molti indecisi, in particolare tra le donne, gli indipendenti e gli ispanici. Questi sono i gruppi sociali tradizionalmente ricchi di swing voters, al momento vinti dal candidato democratico per gli altri istituti. UsaToday/Gallup utilizza i dati del Tracking quotidiano di Gallup tagliati con il classico modello likely voters utilizzato in passato dalla più antica casa di sondaggi americani.

Il netto vantaggio di Obama a livello nazionale determina una serie di risultati molto positivi a livello statale. Dal pool di 5 Stati che Rasmussen indaga per Fox esce il Colorado ed entra la North Carolina, un ulteriore brutto segnale per McCain. Obama passa in testa in Ohio e conferma un buon margine in Florida e in Virginia, mentre in North Carolina il candidato repubblicano riesce dopo un paio di settimane a tornare in parità. In Missouri Obama è in testa sia per Rasmussen che per Survey Usa, anche se il differente distacco di McCain dipende da un diverso id politico del campione e dal diverso consenso rileva tra gli indipendenti. Nel 2004 Bush vinse comunque di 7 punti nel Bellwether State, che schierandosi per Obama sembra voler confermare la sua tradizione di Stato che elegge il Presidente. Le altre indagini statali confermano tendenza già note, anche se impressiona vedere Stati ambiti in passato dai Repubblicani come Pennsylvania, Oregon e New Jersey schierarsi in maniera netta con i Democratici. Solo la Georgia, obiettivo della campagna di Obama nella fase iniziale, sembra al sicuroc per McCain, mentre in North Dakota è rilevato un vantaggio del candidato democratico. Lo Stato è stato abbandonato a metà settembre da Obama, ma la crisi di Wall Street ha rimescolato le carte.