mercoledì 15 ottobre 2008

Sondaggi 14/10

I sondaggi nazionali usciti ieri sera confermano il netto vantaggio di Obama. NY Times e CBS rilevano addirittura 12 punti di margine a favore del candidato democratico, la settima indagine di questa settimana che registra un gap in doppia cifra a sfavore di McCain. Ispos conferma simile valori, mentre i 5 punti rilevati da ARG si tramutano in una vittoria molto netta nel Collegio Elettorale, 369 a 169, un esito simile al successo di Bill Clinton nel 1996. Il tracking di Tipp mostra una competizione molto più equilibrata, con molti, troppi indecisi. Un dato particolare, considerando che mancanp 20 giorni al voto.

Nei sondaggi statali Obama continua a mostrare valori eccellenti. Quinnipiac rileva un incremento del candidato democratico dopo il secondo dibattito presidenziale, che porta i margini di vantaggio quasi tutti in doppia cifra. Quinnipiac rileva solo in Colorado un distacco inferiore al 10%, mentre Suffolk registra Obama con un margine di quattro punti a suo favore. Ottime notizie dall'Ohio, dove il candidato democratico passa in testa per Survey Usa grazie ad un netto miglioramento tra gli uomini bianchi. Simile dinamica è rilevata da PPP, che vede McCain ancora indietro in North Carolina e per la prima volta pure in Missouri. Il candidato repubblicano si può consolare solo con la South Carolina, dove il voto bianco al 70% a suo favore rende chiusa la partita, fenomeno tipico nel Solid South. Aggiungo due sondaggi di SURVEY USA alla tabella di Nate Silver usciti da poche ore:

NEW MEXICO OBAMA 52 McCAIN 45 OBAMA +7
WASHINGTON OBAMA 56 McCAIN 40 OBAMA +16

In New Mexico Obama guida grazie ad una performance particolarmente solida tra le minoranze etniche dello Stato, ispanici innanzitutto, che formano il 30% dell'elettorato, ma anche i nativi supportano con un ampio margine il candidato democratico. Washington conferma la tendenza della Pacific Coast: l'elettorato bianco è ormai sempre più progressista lungo la costa ovest, e ciò rende McCain semplicemente non competitivo. In ottica nazionale è particolarmente confortante il 68 a 29 a favore di Obama tra gli asiatici. In alcuni Stati in bilico, se ci saranno il 4 Novembre, gli americani di origine orientale potrebbero fare la differenza a favore dei Dems.

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