I barzellettieri del web, i neocon all'amatriciana, hanno ritrovato la verve dei tempi passati. Ora è rimpianta la politica filo-europea dell'Amministrazione Bush. Si ride per non piangere.
In verità la politica di Obama è tanto unilateralista come lo era quella di Bush (a mio parere personale). C'è però una differenza di non poco conto: Bush non ha mai dato modo all'Europa di contare qualcosa e ci ha sempre trattato come una palla al piede, Obama invece sarebbe ben lieto che l'Ue dimostrasse di valere qualcosa, solo che si scontra con una realtà del tutto inerte e incapace di prendere una qualunque decisione.
La differenza è che Bush all'Europa diceva "chi c'è c'è, chi non c'è vaffa", Obama dell'Europa se ne sbatte altamente i cosiddetti! Il problema però non sono gli Americani, i quali guardano al proprio interesse, ed il loro interesse gli suggerisce di guardare alla Cina e non più all'Europa come principale interlocutore. Siamo noi europei che non capiamo, o facciam finta di non capire, che l'alleanza con gli USA è giunta al termine e che il vecchio continente debba avvicinarsi, pur con la dovutissima prudenza e le dovute prese di distanza su certe tematiche, alla Russia di Putin.
Una superpotenza (o nel caso quel che ne resta..) vive di interessi. L'Europa è pura finzione, questo è certo, ma quello che gli Usa non capiscono è che non hanno altri alleati , ovvero paesi aventi interessi simili ai loro,al di fuori di noi...quando l'Europa diverrà del tutto insignificante (cioè entro 10-15 anni di questo passo) su chi altri potranno contare loro? Sulla Cina e sull'India? A noi restano paradossalmete più strade che si chiamano Russia e sponda sud del Mediterraneo. Il destino isolazionista degli Usa segnerà il loro vero declino. A mio parere non è giunto il tempo di archiviare l'alleanza se non in chiave militare (l'Europa occidentale è di fatto stabilmente pacificata), semmai è ora di cercare altri ambiti di intesa (clima, energia, economia). Opinione su cui sono ben lieto di discutere tra l'altro :-)
3 commenti:
In verità la politica di Obama è tanto unilateralista come lo era quella di Bush (a mio parere personale). C'è però una differenza di non poco conto: Bush non ha mai dato modo all'Europa di contare qualcosa e ci ha sempre trattato come una palla al piede, Obama invece sarebbe ben lieto che l'Ue dimostrasse di valere qualcosa, solo che si scontra con una realtà del tutto inerte e incapace di prendere una qualunque decisione.
La differenza è che Bush all'Europa diceva "chi c'è c'è, chi non c'è vaffa", Obama dell'Europa se ne sbatte altamente i cosiddetti! Il problema però non sono gli Americani, i quali guardano al proprio interesse, ed il loro interesse gli suggerisce di guardare alla Cina e non più all'Europa come principale interlocutore. Siamo noi europei che non capiamo, o facciam finta di non capire, che l'alleanza con gli USA è giunta al termine e che il vecchio continente debba avvicinarsi, pur con la dovutissima prudenza e le dovute prese di distanza su certe tematiche, alla Russia di Putin.
Una superpotenza (o nel caso quel che ne resta..) vive di interessi.
L'Europa è pura finzione, questo è certo, ma quello che gli Usa non capiscono è che non hanno altri alleati , ovvero paesi aventi interessi simili ai loro,al di fuori di noi...quando l'Europa diverrà del tutto insignificante (cioè entro 10-15 anni di questo passo) su chi altri potranno contare loro? Sulla Cina e sull'India? A noi restano paradossalmete più strade che si chiamano Russia e sponda sud del Mediterraneo. Il destino isolazionista degli Usa segnerà il loro vero declino. A mio parere non è giunto il tempo di archiviare l'alleanza se non in chiave militare (l'Europa occidentale è di fatto stabilmente pacificata), semmai è ora di cercare altri ambiti di intesa (clima, energia, economia). Opinione su cui sono ben lieto di discutere tra l'altro :-)
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