Critical Insights rileva una situazione non competitiva in Maine, dove Obama vola con 20 punti di vantaggio, mentre Research 2000 si dedica a Stati tradizionalmente repubblicani ma che potrebbe incubare potenziali sorprese il 4 Novembre. Il North Dakota, dove McCain guida con soli 3 punti, evidenzia ancora una volta la grossa attenzione dell'elettorato libertario del West nei confronti di Obama, che riesce a essere competitivo in Stati dove il Gop vince con più di 20 punti. Il candidato democratico va bene anche nel Profondo Sud: in Mississippi e South Carolina McCain ha vantaggi che non permettono sonni troppo tranquilli. Obama è sotto il 20% per quanto riguarda il voto bianco, ma non è lontano da questa soglia. Se migliorasse i suoi valori tra gli indipendenti bianchi, la probabile mobilitazione record degli afro-americani potrebbe sconvolgere il Solid South repubblicano.
domenica 27 luglio 2008
Sondaggi negli Stati/ Rasmussen, Quinnipiac, Frederick, Critical Insights e Research 2000
I numerosi sondaggi usciti negli ultimi 4 giorni delineano un quadro contrastante. Le indagini di Quinnipiac sui 4 Battleground States (Colorado, Michigan, Minnesota e Wisconsin) ritenuti decisivi dai due fronti danno indicazioni favorevoli a McCain. In Colorado il senatore dell'Arizona passa in testa, riduce il vantaggio in Minnesota di 15 punti rispetto a giugno e riduce il distacco anche in Michigan, mentre in Wisconsin la situazione rimane ampiamente favorevole a Obama. I dati più significativi di Quinnipiac sono smentiti da Frederick Polls, che dà Obama in vantaggio di 4 punti in Colorado, e da Rasmussen, che rileva un solido- e coerente con le altre indagini -+13 del candidato Dem in Minnesota. Rasmussen registra anche un crollo di 18 punti di Obama in California: un dato particolare, che andrà valutato nelle prossime settimane e che potrebbe essere semplicemente statistical noise, visto che tutte le indagini mostrano una netta tendenza della California verso il junior senator dell'Illinois. New Hampshire e New Mexico, due Stati decisi nelle ultime 2 elezioni da poche migliaia di voti, rimangono favorevoli ad Obama nelle nuove indagini di Rasmussen, che rileva inoltre un incoraggiante +6 in Pennsylvania, Stato che Obama non potrà permettersi di perdere come November.
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