Il piano di Geithner sulla crisi finanziaria, e in particolare modo il fondo pubblico/privato che dovrebbe acquistare per poi rivendere gli asset tossici, non convince Krugman, che lo massacra a più riprese. E il New York Times di oggi ha iniziato a sparare qualche cannonata che si spera salutare. TPM rimanda l'intervista a Stiglitz, molto critica con l'impostazione del bailout, troppo simile al piano Paulson, giusto per far capire che cosa pensa la blogosfera progressista. Phastidio spiega lo scippo al contribuente.
Obama rischia enormemente, anche se per Gallup sta ancora al 65%. Il budget progressista presentato qualche giorno fa inizia ad assomigliare a sabbia buttata negli occhi.
Il crollo di Clinton del 1994 potrebbe sembrare una barzelletta al confronto.
Brad DeLong è invece fiducioso sul piano finanziario, anche se la ragione principale del suo ottimismo, la sottovalutazione degli asset, sembra un esercizio di fede. Nella compagnia di Wall Street del suo amico Tim.
domenica 22 marzo 2009
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