L'Employee Free Choice Act, la misura legislativa che faciliterebbe in modo decisivo la formazione di sindacati tra la forza lavoro americana, è sempre più in bilico. Uno smacco per una delle leggi più auspicate dal mondo liberal.
L'unico senatore repubblicano che aveva votato a favore dell'EFCA nella passata sessione, Arlen Specter della Pennsylvania, ha dichiarato che in questo momento si opporrà alla legge. Per il particolare regolamento del Senato, sono necessari 60 voti per poter passare alla votazione di un testo, che si approva a maggioranza.
Al momento i Democratici contano su 58 senatori più Al Franken, quando e se finirà il mega pasticcio in Minnesota. Il voto di Specter era dunque decisivo, ma la pressione dei gruppi conservatori è fortissima: i sindacati sono la colonna che regge il partito democratico durante le campagne elettorali, e un loro rafforzamento è assai temuto dai repubblicani.
Specter è uno dei pochi repubblicani moderati che ancora rappresentano al Senato uno Stato del Nordest, ormai dominato dai democratici. Nella giornata di oggi sono usciti sondaggi molto brutti per il senatore, che sarà sfidato ancora una volta alle primarie dal liberista Pat Toomey, battuto per una manciata di voti nel 2004. Specter allora si salvò grazie all'appoggio di Bush e dei sindacati, da sempre finanziatori di uno dei pochi repubblicani vicini alle organizzazioni lavorative. Nel 2010 il seggio di Specter sarà uno degli obiettivi principali del gruppo democratico, che potrebbe così raggiungere quota 60.
mercoledì 25 marzo 2009
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