I 15 anni di berlusconismo, interrotto solo da fratture interne al centrodestra, devono spingere il PD verso un nuovo orizzonte. Un leader eletto senza una nuova piattaforma ideale e programmatica sarà costretto a ripetere il copione perdente di questa ormai lunghissima fase dominata dai nostri avversari. Negli Usa i democratici hanno vinto quando si sono riappropriati di una propria agenda politica capace di parlare a pezzi potenzialmente maggioritari della società americana. Obama nasce dalla sfida aperta di Howard Dean, Move On e tutto il mondo progressista ai dogmi conservatori che tanto avevano plasmato gli Stati Uniti nei decenni precedenti. L'intervento in Iraq è stato contrastato , ai tagli fiscali per ii ricchi si è risposto con l'aumento del salario minimo, al no a Kyoto e alle trivelle in Alaska si è contrapposto il rispetto per l'ambiente e l'investimento nelle nuove fonti.
Servono primarie delle idee: grande partecipazione popolare e ridefinizione di linee programmatiche che sappiano motivare i 19 milioni di italiani che avevano votato Unione e i pezzi della coalizione berlusconiana più sensibili ad un richiamo progressista . Una grande occasione per un congresso rivoluzionario.
domenica 29 marzo 2009
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