mercoledì 20 gennaio 2010

Spunti dal Massachusetts

C'è una piccola vittoria nel disastro chiamato Massachusetts. L'istituto PPP, che collabora coi Democratici, si è confermato il migliore del lotto. Il primo a rilevare il vantaggio di Brown, l'unico a stimarlo con correttezza. Ero scettico su un loro valore - approvazione di Obama al 44, e Rasmussen indica invece il 53 - ma alla fine il loro screening degli elettori probabili è risultato perfetto. Qui alcune considerazioni chiave dall'elezione di ieri
  1. Netta impopolarità di Obama
  2. Brown ha vinto perchè si è profilato come moderato
  3. Il disgusto verso i partiti premia i repubblicani, attualmente fuori dal potere
Dall'analisi di Rasmussen, invece, si nota come il 64% degli elettori della Coakley considerasse la riforma sanitaria come l'argomento più importante per il loro voto, percentuale che scende al 53% per chi ha scelto Brown. Un po' in contraddizione con chi reputa il voto come un referendum sull'Obamacare. Le elezioni non hanno mai spiegazioni univoche, specie col 10% di disoccupazione a livello nazionale.

1 commento:

amaryllide ha detto...

la spiegazione univoca c'è eccome: se governi al servizio delle banche, come fa Obama, i disoccupati te la fanno pagare. Una rivincita per tutti i liberal che dicevano che c'erano promesse che non potevano non essere onorate, a qualsiasi costo, e si sono presi per mesi dei rompicoglioni incapaci di vivere nel mondo reale. Oggi è evidente che il mondo reale la pensa come i deprecati (dai "realisti") liberal. Ma ovviamente si continuerà a ripetere che le guerre vanno fatte, che i disoccupati si devono arrangiare, che quell'aborto (in tutti i sensi) di "riforma" sanitaria è buono. E l'anno prossimo i repubblicani più fascisti della storia degli USA saranno maggioranza in entrambi i rami del parlamento.