Secondo Tom Jensen i seggi competitivi nelle senatoriali 2010 saranno i seguenti
- Missouri, Kentucky, New Hampshire, Florida, Ohio, North Carolina e Louisiana tra quelli detenuti dai repubblicani
- Illinois, Delaware, Arkansas, Colorado, Connecticut, Nevada e Pennsylvania tra quelli in mano democratica. Potenzialmente anche New York e North Dakota, se gli unici candidati competitivi del Gop, Giuliani e Hoeven,decidessero di correre.
Il clima nazionale determinerà un eventuale incremento della maggioranza democratica, possibile analizzando le corse ma molto improbabile in queste fase di recessione economica, oppure un consistente avanzamento del Gop. Riguardo alla Camera, gli attuali sondaggi rilevano una riduzione del vantaggio dei Dems nel voto generico per la House, Rasmussen Reports a parte che invece registra un consistente margine a favore del Gop. Una brutta notizia per i democratici è il quarto ritiro consecutivo di un rappresentante che proviene da un distretto repubblicano alle presidenziali. La buona notizia, forse più importante per evitare una poderosa strategia d'attacco del Gop, è il netto vantaggio nel fundraising del DCCC. Nel fundraising per il Senato invece sono in vantaggio, seppur di molto poco, i repubblicani.
6 commenti:
Florida e Lousiana? Mah, sul fatto che questi due seggi siano competitivi permettimi di dubitare...
Florida e Liusiana saranno competitivi a seconda delle primarie: Christ è vincitore sicuro, Rubio molto meno, mentre per la LA tutto potrebbe dipendere da candidature di "disturbo" e folkloristiche che potrebbero mettere Vitter a confronto con i suoi scandaletti recenti.
per quanto riguarda gli altri, alcuni sono incerti a cusa di sondaggi troppo lontani dalle elezioni: IL e DE hanno un PVI nettissimo pro dems, in CO manca un candidato forte del GOP mentre i Dem non ce l'ahnno in KY ed NC (per ora).
Complessivamente, secondo me, i seggi che rischiano di più di flippare sono NH, MO e OH, con AR, NV e CT soggetti all'andamento genrale, in linea di partenza un'ottima base di partenza per i democratici.
Mi scuso ancora, non riesco mai a essere breve
ringrazio mauro per l'ottimo commento che condivido in toto. Aggiungo solo che in Lousiana, così come l'Arkanas ad esempio, l'eccezione è quando un repubblicano diventa senatore. E Vitter non è molto popolare. Sulla Florida tutto è ancora aperto, visto che Rubio potrebbe vincere le primarie.
In Colorado la Norton mi sembra una candidata abbastanza forte. In Delaware il GOP ha Castle, che è un candidato fortissimo. La Louisiana è uno dei quattro stati in cui McCain ha fatto meglio di Bush, certo a livello locale i Democratici sono ancora oggi meglio organizzati, ma penso che Vitter sia ancora oggi favorito. Ritengo impensabile una maggioranza di 65 senatori Democratici, i Democratici perderanno qualche seggio, anche per motivi fisiologici, dopo aver vinto di tutto per tre anni, ora il GOP recupererà. Per me al momento, "flippano" OH, MO, AR, NV, CT, DE, CO PA.
Credo anch'io in una riduzione del caucus democratico, anche se viste le buone possibilità di pick up potrebbe essere molto contenuta. Ora come ora darei per spacciato Chris Dodd, che mi sembra troppo impopolare per poter essere competitivo, specie perché gli elettori lo conoscono benissimo. Gli Stati che citi sono tutti incerti, direi solo che Pat Toomey può vincere in PA solo se i repubblicani sono in testa o appaiati ai Dem a livello nazionale.
D'accordo sulla PA, Toomey è un po' troppo "destro" per uno stato come la PA. Ma Specter è impopolare, ed i liberals lo guardano con sospetto, in fondo per 40 anni è stato un Repubblicano. Certo che se si fosse candidato Ridge al posto di Toomey, probabilmente Specter poteva già preparare le valigie ;)
Posta un commento