L'ultimo sondaggio Ipsos - Sole 24 ore rileva il Partito Democratico al 31%, un valore prossimo al 33% raggiunto alle politiche se si considera il distacco dei Radicali prima e ora di Rutelli, valutati attorno all'1% a testa. Il 31 è distribuito in modo disomogeneo rispetto all'età anagrafica del campione. Sotto i 45 anni il PD è sotto al 31%, la linea blu del grafico, mentre nelle fasce d'età più mature il Partito Democratico supera anche con un buon margine il valore attuale assegnato da Ipsos.
Il secondo grafico illustra i segmenti nei quali il PD è in deficit - quelli più giovani, in rosso - e le fasce d'età, quelle mature, dove la formazione di Bersani ottiene risultati migliori, in verde. Nei nati tra il 1965 e il 1979 il PD perde ben 7 punti rispetto al 31% rilevato da Ipsos.
Il problema del PD nelle fasce d'età più giovani è decisivo, almeno secondo Ipsos. Nei segmenti di voto nati prima del 1965, il principale partito d'opposizione è sostanzialmente appaiato al PDL, mentre l'attuale divario registrato a livello nazionale, 7 punti percentuali, 38 a 31, è scavato per lo più dagli elettori nati dopo il 1965.
Un problema che persiste anche nelle coalizioni di centrodestra e centrosinistra, sempre secondo Ipsos. Sommando i valori del PDL a quelli della Lega Nord, e quelli del PD a IDV e S&L più Rifondazione - non corretto, ma Ipsos non fornisce i valori singoli delle due forze di sinistra radicale, così come di altre partiti minori possibili alleati del PD - si nota la stessa situazione del precedente grafico. Il centrosinistra è competitivo con la coalizione di Berlusconi nel segmento più maturo del voto, tra i 45 e 60enni è avanti anche se di un solo punto, mentre è indietro tra gli under 30, e affonda tra chi ha 31 e 45 anni.
martedì 8 dicembre 2009
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3 commenti:
non è un partito per "giovani"
Se riusciamo a fare l'elenco delle cause di questo "sbilanciamento" siamo già a 1/2 del lavoro, anzi 3/4; perché poi fargli cambiare idea dopo aver sfatato le leggende del "governo abra cadabra" sarà un gioco da "ragazzi"
la generazione dei 30enni si è sorbita tutta l'epoca delle tv di B. e usa meno internet rispetto alla generazione più giovane. Invece le fasce più anziane sono formate dai vecchi babyboomers, all'epoca molto più di sinistra dei giovani di oggi.
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