Crespi ricerche ha svolto una nuova indagine sulle primarie del PD. Passa in testa Franceschini, Bersani crolla rispetto alla rilevazione di 2 settimane fa e Grillo entra col botto. Il sondaggio provoca qualche dubbio.
1. Il campione passa da 400 persone che avevano votato il PD alle europee a 600 elettori generici del PD. Considerando che nelle intenzioni di voto di Crespi il PD vale il 26% e ipotizzando una partecipazione alle politiche uguale a quella del 2008, il 33,4 degli elettori equivalgono a 3 milioni e 200 mila persone intenzionate a votare il nuovo leader dei Democratici. Considerando il 40% di indecisi, mi sembra un numero eccessivo, che porterebbe ad una partecipazione superiore alle primarie dell'Unione nel 2005.
2. Un tale allargamento della base sarebbe possibile se anche gli elettori di IDV o Sinistra & Libertà andassero a votare. ISPO aveva fatto una scelta simile nella composizione del campione, Crespi non la palesa anche se la partecipazione monstre alle primarie e il boom di Grillo la lasciano intuire.
3. Rispetto alla prima rilevazione, Marino ottiene il 15% rispetto al 13% dei votanti propensi veros il terzo uomo. Franceschini perde 8 punti, mentre Bersani subisce un salasso di 25 punti, con un forte aumento degli indecisi, al 12%, precedentemente non rilevati. Il calo di Bersani equivale ad uno spostamento di circa 800 mila elettori in 2 settimane.
mercoledì 15 luglio 2009
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