domenica 15 febbraio 2009

Regionali 2009 Sardegna parte 1

Si svolgono oggi e domani le consultazioni per il rinnovo del consiglio regionale della Sardegna e per l'elezione del presidente della Regione. Il centrosinistra ricandida Renato Soru, alla testa di una coalizione che comprende il Pd, l'Idv, la Sinistra, Pdci e Prc più gli scissionisti del Partito sardo d'Azione, i Rossomori. Il centrodestra candida UgoCappellacci, che guida un raggruppamento che fa perno sul PDL, e si estende a Udc, Mpa, Riformatori Sardi e gli azionisti sardi, che hanno abbandonato il centrosinistra. Ci sono inoltre due liste indipendentiste, capeggiate da Sale e Sollai, e il Partito Socialista, che ha altresì lasciato il campo guidato da Renato Soru.

Gli ultimi sondaggi, postati come corse clandestine dall'amico Andrea Mancia, rilevano un testa a testa con una competizione equilibrata probabilmente decisa dallo spostamento degli elettori delle liste minori verso uno dei due candidati maggiori. In questa situazione, sempre secondo queste indagini secretate più che segrete, Soru sarebbe favorito. Nell'attesa dell'apertura delle urne, ripercorro un po' di dati passati per capire le tendenze politiche della Sardegna.

Politiche 2008 Votanti: 72,3% Voti Validi: 978.444

CDX: 490.941, PDL 42,4, Mda 0,6, Udc 5,6

CSX: 436.405, PD 36,2, IdV 4, SA 3,7

Politiche 2006 Votanti: 78% Voti Validi: 1.049.503

CDX: 475.966, PDL 36,8, Mda 0,4, Udc 7,7

CSX: 550.889, PD 33,3, IdV 2,3, SA 11,21, Altri 5,7

Politiche 2001 Votanti: 77,45 Voti Validi: 1.009.298

CDX: 498.928 PDL 43,8, Udc 4,6

CSX: 425.125(+37.265 **), PD 29,6, IdV 3,3, SA 9,22 Altri 3,7 

Politiche 1996 Votanti: 77,5 Voti Validi: 996.224

CDX: 470.449 PDL 41,2, Udc 6

CSX: 437.111 PD 33,4, SA 10,5

Regionali 2004 Votanti:71,2 Voti Validi: 972.781

CDX: 394.271 PDL 22,3 Udc 10,3

CSX: 487.692 PD 31,71 (con Lista Soru al 7,8), SA 6,8

Regionali 1999, primo turno Votanti: 66,3 Voti Validi: 772.979

CDX: 371.816, PDL 29,6, Udc 4

CSX: 355.956, PD 35,6 SA 7,6

Le aggregazioni dei dati sono ovviamente passibili di critiche, comunque guardando alle elezioni degli ultimi 10 anni si nota l'equilibrio della Sardegna. Regione che appare di chiara tendenza moderata, ma non strutturalmente orientata in senso conservatore. Nel 1994, l'inizio della fase berlusconiana, i sardi votarono in modo tripolare, molto più che in altre zone d'Italia. Le forze del futuro PDL ottennero il 33,o5%, il cartello dei Progressisti arrivò al 34%, mentre il centro, allora rappresentato dal Ppi e dall'enfant du pays Mariotto Segni, ottenne un più che convincente 27,3, un valore molto superiore rispetto al 15,75 conseguito a livello nazionale. La scomposizione delle forze centriste nei due poli ha  favorito il centrodestra, anche se il distacco è sempre rimasto contenuto. Nel 2006 l'allora Unione superò la soglia dei 500 mila voti, unica coalizione a riuscirci nell'era bipolare, e unica volta nella quale il centrosinistra vinse alle politiche. Comparando i dati delle politiche, si nota come il risultato del cartello berlusconiano sia sostanzialmente stabile, attestandosi in una forchetta compresa tra i 470 e i 490 mila voti. Alle regionali invece, caratterizzate da una minor partecipazione al voto, il centrodestra non ha mai superato i 400 mila voti. Un'ulteriore elemento che risalta è la notevole debolezza del PDL(Fi e An) alle amministrative, dove perdono sempre più di 10 punti percentuali rispetto alle politiche a favore di partiti che sostengono, come i Riformatori Sardi ad esempio, il campo conservatore sardo.

Le forze progressiste hanno invece registrato sbalzi notevoli tra le varie elezioni, ed hanno sempre beneficiato della maggiore partecipazione alle consultazioni, come nel 2004 e nel 2006. Le forze confluite nel PD hanno superato sempre la soglia del 30%, con l'eccezione delle elezioni vinte da Soru, quando la lista del presidente, Progetto Sardegna, superò perfino Alleanza Nazionale sfiorando l'8%. Combinando i risultati della lista Soru con quelli di Ds e Margherita, il 30% era ancora una volta superato.



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