
Il trend elettorale favorevole ai Democratici negli Stati Uniti appare strutturale.Le nuove generazioni sono meno bianche, meno cristiane, meno inclini a sposarsi, più libere nel vivere la propria diversa sessualità. In una parola, l'America sta diventanto più progressista. Nell'indagine Gallup sull'identificazione partitica, si nota come i democratici abbiano il margine di vantaggio maggiore nel segmento di voto tra i 18 e i 29 anni, la generazione dei Millenials, che ha votato Obama 66 a 33 alle presidenziali. La candidatura di Obama non è stata l'unica ragione, anche se ha massimizzato il risultato. C'è una generazione più progressista: un saggio di Alan Abramowitz mostra come tra gli under 30 i liberal siano maggioritari. Il voto generazionale appartiene ai nati dopo il 1978: se nel 2000 Bush e Gore si divisero in parti uguali l'elettorato più giovane, anche grazie ai voti sottratti da Nader, nel 2004 si manifestarono già i prodromi del nuovo orientamento. Chris Bowers, il fondatore di OpenLeft, si è così divertito a pronosticare i margini ottenibili dai due major parties statunitensi nelle future competizioni elettorali. Buone notizie per il presidente e il suo partito.
Nessun commento:
Posta un commento