Le elezioni regionali in Abruzzo sono state caratterizzate da un tasso d’astensionismo molto elevato, e il parziale carattere selettivo della smobilitazione sembra aver colpito in modo principale il partito democratico. Il PD abruzzese raggiunge un deludente 19,61%, pari a poco più di 100 mila voti. Nelle elezioni regionali svoltesi nel 1995, nel 2000 e nel 2005 i Democratici di Sinistra avevano raccolto come valore minimo 136 mila voti, 30 mila voti in più rispetto a oggi. Le forze confluite nella Margherita erano partite nel 1995 con circa 110 mila voti per poi arrivare al valore massimo di 123 mila nel 2005. Paragonare il risultato delle politiche 2008 è sempre foriero di contraddizioni quando cambia la natura del voto, è però interessante notare come il PD perda circa 170 mila consensi in termini assoluti, mentre le forze politiche alleate nella coalizione guidata da Costantini aumentino, sempre in termini assoluti, rispetto alle consultazioni nazionali. L’ex SA, ora divisa, raggiunge quota 37 mila, incrementando così di circa 10 mila voti il consenso ottenuto alle politiche. Alle regionali mancava Sinistra critica, che aveva ottenuto circa 5 mila voti. L’Italia dei Valori è la forza politica che beneficia maggiormente dalla significativa smobilitazione dell’elettorato democratico, tanto da aggiungere oltre 20 mila voti al già ottimo risultato conseguito alle politiche. Se alcuni partiti aumentano in valori assoluti i propri risultati in una competizione dove è mancato quasi il 30% dell’elettorato delle consultazioni politiche, il dato è rilevante e da sottolineare.
Il PDL è diventato il primo partito della Regione, ma il suo risultato è meno positivo di quanto sembri al primo sguardo. Nella netta sconfitta del 2005, quando il centro sinistra vinse di quasi 20 punti, Forza Italia e Alleanza Nazionale avevano raccolto 10 mila voti in più rispetto al PDL. Nel 2005 c’era stato il peggiore risultato di FI a AN nella recente storia bipolare dell’Abruzzo. Un altro dato simile si nota osservando che nel 2005 il candidato presidente del centrodestra, uscito sconfitto, aveva superato i 310 mila voti, mentre ora Chiodi si ferma a 295 mila. Rispetto alle consultazioni politiche, il PDL perde 150 mila voti, contro i 170 mila del PD. Parte del consenso politico perso viene recuperato dalla forze civica che correva a sostegno di Chiodi, che ottiene un risultato più che buono, anche se impossibile da paragonare con le altre elezioni regionali.
A livello coalizionale si nota una contraddizione: il distacco è di oltre 6 punti tra i candidati presidenti, mentre si ferma a poco di più di 2 punti tra i partiti che componevano i due schieramenti. Un dato in netta contraddizione con la storia recente delle consultazioni regionali, dove storicamente il centrosinistra aveva più consensi nel voto al presidente rispetto a quello raccolto dai suoi partiti. Il vantaggio delle liste di centrodestra rispetto a quelle di centrosinistra è identico al margine ottenuto alle politiche dall’alleanza PDL+MPA rispetto alla coalizione PD+IDV. Se il PD è la forza che subisce la sconfitta più netta, altrettanto deludente è il risultato dell’UDC, l’unica forza il cui consenso è coerente con le dinamiche di diversa partecipazione tra politiche e regionali. Il partito di Casini ottiene il peggior risultato, sia in termini assoluti che percentuali, alle consultazioni amministrative dell’Abruzzo, ennesima riprova delle difficoltà incontrate dalle forze che stanno fuori dallo schema bipolare. Sono andate male anche le due forze di estrema destra, il partito di Storace, e estrema sinistra, il Partito Comunista dei Lavoratori, incapaci di intercettare il diffuso malcontento dell’elettorato abruzzese, colto dalla lista civica nel campo del centrodestra e soprattutto da IDV nel centrosinistra.
1 commento:
Ciao Andrea, sono l'Andrea dei GD Lecco, ho pubblicato sul mio blog i dati di voto ai partiti che mostrano una sostanziale perdita di elettorato non solo del PD ma anche del PDL e ridimensionano di molto i voti in percentuale dell'Idv. ti invito a leggere e commentare www.andrealongoni.wordpress.com
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