giovedì 13 agosto 2009

Negli Stati

Molti sondaggi interessanti sulle prossime competizioni elettorali negli Stati americani

New Jersey: Quinnipiac e DemocracyCorps hanno realizzato due sondaggi che danno un po' di respiro a Corzine, governatore impopolare - le sue opinioni favorevoli non raggiungono mai il 40% - ma non ancora spacciato. Lo svantaggio si è leggermente ridotto, anche se la situazione continua a essere negativa. Il New Jersey è uno Stato ormai orientato verso i democratici, e la forte quota di indecisi nei due sondaggi lascia qualche margine di speranza a Corzine, che dovrà stimolare una forte mobilitazione delle minoranze etniche. I valori tra gli indipendenti sono al momento tragici, ma la candidatura di un ex staffer del Gop dello Stato, Chris Daggett, potrebbe tramutarsi in un necessario regalo. Daggett è molto competente sulle tematiche ambientali, e il New Jersey, come tutti i grandi Stati delle Coste, è assai sensibile al tema. Corzine è al momento sfavorito, ma se l'occupazione darà qualche buona notizia nello Stato e gli attacchi all'ex Attorney di W Bush Christie avranno successo, l'anima democratica del New Jersey potrà ancora una volta frustrare le aspettative del Gop.

Virginia:
Dopo i sondaggi shock di PPP e SurveyUsa, RasmussenReports e Research 2000 hanno ridato un po' di fiato al democratico Deeds, indietro di circa 11 punti nella media Pollster. Da 30 anni la Virginia ha iniziato ad eleggere governatori del partito all'opposizione, e sembra che la tradizione sarà confermata a novembre. Obama ha vinto nel 2008, ma la mobilitazione di giovani ed afro-americani sarà molto più difficile. L'elettorato indipendente, moderato/conservatore al Sud, è al momento molto disilluso dei democratici, e ciò favorisce il repubblicano McDonnell. Deeds è un candidato dall'appeal rurale e conservatore, ma se è possibile un recupero pare difficile un sorpasso. Nel 2005 la sfida vinta da McDonnell contro Deeds fu decisa per 323 voti, a novembre è ragionevole aspettarsi un margine più comodo anche se meno cospicuo di quanto rilevato dai sondaggi attuali.

California:
Il sondaggio Research 2000 conferma quanto il carattere multiculturale dello Stato sia decisivo per il suo orientamento politico. Le minoranze etniche hanno giudizi molto positivi su Obama, che ha in California un consenso molto superiore alla media nazionale . Il clima politico aiuta Barbara Boxer, che non sembra temere alcuna minaccia dalle oppositrici repubblicane. I democratici ambiscono a strappare ai repubblicani il posto di Governatore del più grande Stato dell'Unione. L'assemblea legislativa californiana è dominata dai Dems, che non sono i naturali favoriti, come ci si aspetterebbe in uno Stato dall'orientamento così liberal,per la propensione americana al divided governement. Al momento l'ex governatore Jerry Brown sembra avere buone chance di successo, anche per il debole campo repubblicano. Alle primarie il suo avversario principale, il sindaco di San Francisco Newsom, sembra avere qualche concreta possibilità, anche se la sua impopolarità nella fascia più anziana di voto è un brutto segnale.

Pennsylvania
In Pennsylvania si svolgerà la sfida più sentita delle primarie 2010, ovvero la corsa di Joe Sestak contro il neo senatore democratico Arlen Specter. Rasmussen ha rilevato una riduzione del gap di Sestak nei confronti del monumento Specter, ora a soli 13 punti dopo uno svantaggio iniziale di oltre 30. Sestak è un New Democrat che si sta profilando come l'alternativa progressista e la parte sembra riuscirgli bene. La vera notizia sarebbe comunque il balzo del repubblicano Pat Toomey, passato ora in testa con uno swing di oltre 20 punti. Se il sondaggio sembra un po' troppo influenzato dalla tempesta mediatica seguita al townhall del senatore in carica, è indubbio che le cose non si mettono bene per il neo arrivato in casa democratica. Specter è un'istituzione tanto nello Stato quanto a livello federale, però l'impensabile appare ora molto più possibile. Le chance di Toomey mi sembrano invece ancora ridotte. L'ex presidente del Club for Growth avrebbe sicuramente sconfitto Specter nelle primarie, chiuse, del Gop, ma la Pennsylvania potrebbe eleggere un simile conservatore solo in un clima nazionale da '94 o 2006. Al momento il 2010 non appare così propizio per i repubblicani.

Post, questo sì, pensato per Giovanni

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